PARLA UN GENITORE

L'incubo di 8 studenti imperiesi in isolamento a Malta per un non vaccinato reattivo al Covid

Otto studenti neo diplomati del Liceo scientifico Viesseux di Imperia, sono bloccati a Malta, a causa di un focolaio di Covid

L'incubo di 8 studenti imperiesi in isolamento a Malta per un non vaccinato reattivo al Covid
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Otto studenti imperiesi sono in isolamento a Malta

Otto studenti (sette ragazzi e una ragazza) neo diplomati del Liceo scientifico Viesseux di Imperia, sono bloccati a Malta, a causa di un focolaio di Covid. I ragazzi, tutti diciottenni e tra l'altro compagni di classe, si erano recati a fine giugno, a Sliema, nella nota località turistica del Mediterraneo per festeggiare la maturità. A quanto si apprende, l'incubo è iniziato, ieri, in aeroporto, al momento del rientro in Italia, quando uno degli otto studenti, l'unico non vaccinato, è risultato "reattivo" agli anticorpi del test. A quel punto per tutti è scattata la quarantena e i giovani sono stati portati in un'Hotel in isolamento.

L'intervista a un genitore dei ragazzi

"A nessuno è stato effettuato un tampone molecolare per confermare la positività del ragazzo. Per ora, inoltre, non è stato notificato alcun inizio di quarantena non un pezzo di carta e i costi della permanenza a Malta ricadono sulle famiglie". A parlare è il fotografo Adolfo Ranise, padre di uno degli studenti imperiesi posti in isolamento a Malta, dopo che un ragazzo della comitiva è stato trovato "reattivo" al test in aeroporto, al momento di rientrare in Italia. I genitori dei ragazzi hanno preso contatti con l'Ambasciata italiana a Malta.

"Sono molto gentili e disponibili - prosegue Ranise - ma hanno dato l'idea di avere le mani legate. Secondo me, l'errore di fondo è stato quello di non aver ripetuto il tampone". La permanenza dei ragazzi a Malta, inoltre, è un costo che ricade sulle famiglie. "Se resteranno quattordici giorni, abbiamo contato una spesa di circa duemila euro a famiglia. Tenga presente che l'albergo costa dai 100 ai 120 euro al giorno, in più devono comprare il cibo, non i albergo dove un panino, dice mio figlio, costa 13 euro". E così i ragazzi hanno scaricato una app per acquistare cibo all'esterno. "Sono partiti che erano tutti negativi. Erano contenti di aver superato la maturità e volevano regalarsi questa vacanza, che adesso si sta trasformando in un incubo".

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