L'Italia invecchia: crollo nascite e popolazione sotto i 60 milioni e mezzo
Il crollo nascite e il saldo negativo tra immigrati ed emigrati fa perdere 100mila abitanti al paese rispetto al 2016
Per il nono anno consecutivo dal 2008 le nascite in Italia sono in calo. Il paese - secondo l'Istat che ha diffuso oggi i dati all'1 gennaio 2018 - conta una popolazione stabile sopra i 60 milioni, ma con un calo di circa 100mila abitanti rispetto al 2016, frutto oltre che del calo del 2 per cento delle nascite anche del saldo negativo tra immigrati ed emigrati residenti.
Si stima che la popolazione italiana ammonti a 60 milioni e 494mila residenti (-1,6 per mille rispetto all'anno precedente).
Nel 2017 si conteggiano 464 mila nascite - scrive l'Istat - nuovo minimo storico e il 2% in meno rispetto al 2016, quando se ne ebbero 473 mila. I decessi sono 647 mila, 31mila in più del 2016 (+5,1%). In rapporto al numero di residenti, nel 2017 sono deceduti 10,7 individui ogni mille abitanti, contro i 10,1 del 2016. Il saldo naturale nel 2017 è negativo (-183 mila) e registra un minimo storico.
Il saldo migratorio con l'estero, positivo per 184mila unità, registra un consistente incremento sull'anno precedente, quando risultò pari a +144 mila. Aumentano le immigrazioni, pari a 337 mila (+12%) mentre diminuiscono le emigrazioni, 153 mila (-2,6%). Le iscrizioni dall'estero di individui di nazionalità straniera sono 292 mila (+10,9% sul 2016) mentre i rientri in patria di italiani sono 45 mila (+19,9%).
Solo 40 mila emigrazioni per l'estero, sulle complessive 153 mila, coinvolgono cittadini stranieri (-5% sul 2016) contro 112mila cancellazioni di cittadini italiani, in leggera diminuzione (-1,8%).
Nonostante un livello inferiore di nascite, il numero medio di figli per donna (1,34) risulta invariato rispetto all'anno precedente. L'età media al parto sale a 31,8 anni.
Non si rilevano variazioni significative sulla speranza di vita alla nascita: 80,6 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne. Il gap di sopravvivenza tra donne e uomini scende a 4,3 anni.