L'odissea per arrivare a Monaco: fino a due ore di coda per i controlli
E' caos trasporti per i frontalieri diretti nel Principato di Monaco, che oggi all'apertura della Fase 2, in coincidenza con l'apertura di molte attività

Frontalieri
E' caos trasporti per i frontalieri di Ventimiglia diretti nel Principato di Monaco, che oggi all'apertura della Fase 2, in coincidenza con l'apertura di molte fabbriche, cantieri e negozi nel Principato di Monaco, hanno impiegato fimo a due ore per percorrere circa trenta chilometri e raggiungere in auto il posto di lavoro.
Motivo: i controlli alla frontiera italo-francese di Ponte San Ludovico; la presenza di posti di controllo all'ingresso del Principato; l'effetto imbuto delle auto italiane e francesi e la presenza di pochi treni (tre al mattino) in partenza dallo scalo ferroviario internazionale di Ventimiglia e diretti in Francia.
"Domani la situazione potrebbe essere ancora peggiore - spiega Roberto Parodi, segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelii (Fai) - visto che a Montecarlo apriranno altre attività. I controlli a Roquebrune e all'ingresso di Monaco creano code chilometriche, con i frontalieri, che per arrivare in tempo sul luogo di lavoro, devono partire da casa alle 5.30 o anche prima".
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