Il giallo lungo 54 anni

Luigi Tenco "non si è suicidato" le rivelazioni di Patruno e il clan dei Marsigliesi

Intervista shock al Fatto Quotidiano del musicista e grande amico del cantautore morto a Sanremo nel 1967

Luigi Tenco "non si è suicidato" le rivelazioni di Patruno e il clan dei Marsigliesi
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Luigi Tenco non si è suicidato

Sono passati 54 anni da quel maledetto Festival di Sanremo che rimarrà sempre nel ricordo per la misteriosa morte di Luigi Tenco. Tornano agli onori della cronaca i misteri e le ipotesi legate alla vicenda. Come scrive il Fatto Quotidiano, Luigi Tenco non si sarebbe tolto la vita.  In un'intervista, Lino Patruno, storico chitarrista jazz italiano compagno di gioventù del grande cantautore genovese,  dà la sua versione dei fatti "Con lui, nei primi Anni 60, per una sera siamo stati scritturati. Prima dello spettacolo si presenta il proprietario del locale, un tipo losco, minaccioso, con accento del Sud: 'Questa sera prenderete il 40 per cento del cachet'. E Tenco, il più inc***so di noi: 'Ora vado al microfono e spiego al pubblico che lei non rispetta i patti'. Finale? 'Se non canta, le mitraglio subito le gambe'. Abbiamo obbedito"

E poi ancora: "Lavoravo alla Ricordi, Luigi veniva spesso nel mio ufficio - ricorda Patruno -. Il nostro argomento principale, se non unico, erano le donne. Una fissa. Durante quel maledetto Sanremo, aveva problemi: stava con una tizia legata al clan dei Marsigliesi, un giro pericoloso. Per me non si è ucciso. E non sono l'unico a pensarlo".

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