Mafia: procuratore Lari, intimidazione diversa tra nord e sud
Lari ha sottolineato come decine di anni di sentenze dimostrino, che la capacità di intimidazione del mafioso, consiste nell’essere mafioso
Il procuratore Lari ha parlato al teatro comunale di Ventimiglia
“Non possiamo pensare che al nord l’intimidazione della mafia sia uguale a quella del sud. Non possiamo pensare, ma mi sembrava che fosse un criterio logico, che per dire che al nord esiste la 'ndrangheta, questa si deve avvalere dell'intimidazione, deve ammazzare le persone sulla pubblica piazza o tagliare le teste e farle trovare nelle strade. Si può intimidire ed essere mafiosi anche con atti meno eclatanti, utilizzando quella che è la nomea della mafia. Ormai l’intimidazione sta nel presentarsi come mafioso”.
La capacità di intimidazione del mafioso, consiste proprio nell’essere mafioso
Lo ha dichiarato il procuratore di Imperia Alberto Lari, oggi, al teatro comunale di Ventimiglia, nel corso di un incontro con gli studenti delle scuole superiori organizzato da Libera. Nel commentare le difficoltà incontrate nell'iter processuale di due inchieste antimafia da lui stesso seguite a Genova - "Maglio 3" e "I conti di Lavagna” - Lari ha sottolineato come decine di anni di sentenze dimostrino, che la capacità di intimidazione del mafioso, consiste proprio nell’essere mafioso.
Nel corso della mattinata è stato, quindi, presentato il libro: “Punto a capo. Storia ed evoluzione di mafia e antimafia in Liguria"
alla presenza del magistrato della Direzione nazionale antimafia Anna Canepa. “Cosa potete fare? (Per combattere la mafia, ndr) - ha detto Canepa, rinvolgendosi alla platea di studenti -. Potete fare moltissimo. In primo luogo informarvi. In secondo luogo orientare il vostro comportamento quotidiano alla legalità. La legalità parte dalle piccole cose: avere fiducia nelle istituzioni. Mi riferisco anche a piccoli episodi di bullismo a cui magari assistete, dovete fidarvi dei vostri educatori e riferirli. Evitare di fumare uno spinello, perché anche lo spinello alimenta il grande mercato delle droghe. Non è una questione moralistica, è una questione di cominciare dal basso”.
Fabrizio Tenerelli