Mafia: scoppia il caso a Cipressa, Libera insorge contro il concerto del trapper Niko
Nasce un caso a Cipressa con Libera che si oppone al previsto concerto del rapper neomelodico Vincenzo Pandetta
E' nato un caso a Cipressa sulla prevista esibizione di Niko
Nasce un caso a Cipressa, piccolo centro turistico della provincia di Imperia, con Libera che si oppone al previsto concerto del rapper neomelodico Vincenzo Pandetta (in arte Niko), reo, secondo l’associazione che lotta contro le mafie, di aver dedicato allo zio - il boss catanese Salvatore Cappello, al 41bis dal 1993 - una canzone dal titolo “Dedicata a te”. “Veniamo oggi a conoscenza del fatto che per il 3 settembre, a Cipressa, si sta organizzando un concerto di musica rap al quale parteciperà il trapper neomelodico Vincenzo Pandetta - si legge in una nota del coordinamento di Libera Imperia -. Per chi non lo sapesse, il cantante ha dedicato nel 2016 allo zio una canzone dal titolo 'Dedicata a te’, inizia i suoi video rivolgendosi agli ‘ospiti dello Stato’ e anche a chi ‘purtroppo sta al 41-bis’ e si fotografa con pistole d’oro e altri simboli”.
E prosegue: “Alcuni suoi versi sono inequivocabili ed è veramente assurdo che, questi ultimi, possano essere ripetuti su un palco, a cospetto di una platea di giovani”. In particolare, viene portato l’esempio di questa strofa: “Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis”.
Il Coordinamento di Libera Imperia si domanda
“Non ci sono altri modi per offrire ai giovani occasioni di divertimento? Ci chiediamo se proprio in questo periodo in cui la guerra, le crisi ambientali, sanitarie e politiche stanno diffondendo sconcerto, disagio e profonda sfiducia nelle giovani generazioni sia un segnale positivo celebrare da un palco ideali di violenza e sopraffazione e ci domandiamo pure, se il territorio possa realmente trarre vantaggio da un atteggiamento indifferente, o peggio, compiacente nei confronti di certi ‘valori’, che con tenacia e fatica famiglie, scuole, istituzioni, associazioni e tanti giovani consapevoli e responsabili cercano di tenere lontani”.
L’auspicio di Libera è che: “Come accaduto in altre parti d’Italia, ci sia un’assunzione di responsabilità da parte degli organizzatori e, più in generale, della comunità: possiamo e dobbiamo essere tutti protagonisti attivi del cambiamento – anche culturale – indispensabile per contrastare mafie, illegalità e violenza”. Laconico il commento del sindaco di Cipressa, Filippo Guasco, che afferma: “Libera non mi ha chiamato e interpellato e soprattutto non mi risulta che ci sia Pandetta a Cipressa”.
Fabrizio Tenerelli
La foto è stata presa dal profilo Instagram dell'artista