SPEDIZIONE UMANITARIA IN UCRAINA

Mamme e figli in fuga dalla guerra salvati in Austria dalla Protezione civile di Dolceacqua

Le due famiglie, raggiunte alla stazione ferroviaria di Villach, sono state portate a Ventimiglia, dove si sono ricongiunte a dei loro amici

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Sono stati raggiunti alla stazione ferroviaria di Villach

Due mamme in fuga dalla guerra con i rispettivi figli: un bimbo di pochi mesi, di nome George (diventato la mascotte del viaggio umanitario) e una ragazzina di circa 11 anni, sono state prese in carico dalla Protezione civile di Dolceacqua, nel corso di una spedizione partita il 18 marzo scorso, da Ventimiglia e diretta in Ucraina, in particolare al campo profughi di Beregsurany, al confine con l’Ungheria. Le due famiglie, raggiunte alla stazione ferroviaria di Villach, in Austria, sono state portate a Ventimiglia, dove si sono ricongiunte ad alcuni loro connazionali francesi, che ora le ospitano in Costa Azzurra.

“Quando abbiamo ricevuto la richiesta di aiuto - raccontano Igor Cassini (Ig Or), della Protezione Civile di Dolceacqua, con il presidente Paolo Cammareri - abbiamo subito staccato un mezzo dalla colonna mobile, che stava rientrando in Italia dal confine con l’Ucraina, per dirigerci in Austria. Si tratta di due mamme scappate dai bombardamenti nei pressi di Leopoli, dove hanno perso tutto”.

Portate in auto, a pagamento, fino a Cracovia le due donne

con i figli hanno poi proseguito in treno fino in Austria. La mamma di George, in particolare, è scappata col proprio bambino in braccio, essendo troppo piccolo per camminare. Ha preso con sé pochi effetti personali raccolti in alcune borse, non potendo spostarsi con un carico troppo pesante e si è diretta verso la Polonia.

La colonna mobile era composta da quattro mezzi

della Protezione civile di Dolceacqua, Ventimiglia e Pigna-Castelvittorio. Nel corso del viaggio, che in neppure due giorni e mezzo ha toccato cinque Stati (Italia, Slovenia, Ungheria, Ucraina e Austria), sono state consegnate circa due tonnellate e mezzo di aiuti umanitari (soprattutto medicinali, beni per l’igiene della persona e dei neonati; coperte e alimentari) ed è stata tratta in salvo un’altra famiglia - composta dal un uomo con i due anziani genitori e la cugina di lui con la figlia tredicenne - che è stata portata in provincia di Bergamo, dove ad attenderla c’erano alcuni amici.

L'arrivo in stazione in Austria e l'abbraccio in Italia

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