L'UDIENZA AGGIORNATA AL PROSSIMO 9 DICEMBRE

Migrante ucciso a coltellate sotto il cavalcavia, avvocato chiede perizia psichiatrica

Si è aperto, stamani, davanti alla Corte di Assise, di Imperia, con la richiesta di perizia psichiatrica, il processo per omicidio

Migrante ucciso a coltellate sotto il cavalcavia, avvocato chiede perizia psichiatrica
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Si è aperto, stamani, davanti alla Corte di Assise, di Imperia, con la richiesta di perizia psichiatrica, il processo per omicidio contro Mohammed Aldel, 36 anni, il sudanese accusato di aver ucciso a coltellate (con l’aggravante dei futili motivi) un proprio connazionale, sotto il cavalcavia di Ventimiglia. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Luca Scorza Azzarà, lo straniero avrebbe inferto alla vittima sette coltellate.

In particolare: “Due ferite al torace, una all’addome, tre in sede dorsale e una in regione sovraglutea” con l’aggravante di “aver commesso il fatto per futili motivi legati alla presunta sottrazione del proprio cellulare ad opera della vittima”.

L’avvocato della difesa Stefania Abbagnano ha chiesto la perizia psichiatrica, in base a una relazione dell’Asl, a firma del dottore Roberto Ravera, nella quale si afferma che una valutazione psichiatrica potrebbe essere importante per suffragare eventuali aspetti psicopatologici. “Non giustifichiamo quello che ha fatto - ha dichiarato il legale, a margine dell’udienza -. Ma vogliamo capire il contesto in cui è avvenuto”. Il pubblico ministero si è opposto alla richiesta, ma il Collegio si è riservato di decidere. 

I fatti.

Ci sarebbe il presunto furto di un telefonino all’origine della lite tra due connazionali sudanesi. Successivamente all'arresto, il killer avrebbe accusato il rivale di avergli sottratto il telefonino. Tra i due è subito scoppiata una lite: dalle parole sono passati alle mani e, alla fine, il sudanese ha estratto un coltellino aggredendo il rivale.

In un primo tempo si pensava che la lite tra i due connazionali

fosse iniziata nel centro di Ventimiglia, visto che dalle telecamere cittadine risultava che il killer avesse litigato con altri connazionali. Invece quel diverbio si è concluso senza conseguenze, mentre l'omicidio si è consumato sotto il cavalcavia, sull’argine del fiume Roya, dove da anni ormai mi migranti vivono in una tendopoli in attesa di trovare il momento opportuno per espatriare clandestinamente in Francia. L’udienza è stata rinviata al prossimo 2 novembre, per l’inizio del dibattimento.

Fabrizio Tenerelli

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