Migranti travolti e uccisi su A10: furgone trasportava pizze e focacce a Monaco
A quanto si apprende le tre persone coinvolte sarebbero tutti uomini di nazionalità cingalese, è in corso l'identificazione
Sotto choc l'autista del furgone con targa Principato di Monaco
“Ho visto un gruppo di migranti sbucare all’improvviso”. Così il conducente del furgone, Angelo D.V., 32 anni, che stamani ha travolto e ucciso due migranti, ferendone gravemente un terzo, sull’Autostrada dei Fiori, all’altezza dell’area di sevizio di Bordighera (direzione Francia) si è rivolto ai soccorritori. L’uomo, di nazionalità italiana, si trovava a bordo di un furgone targato Montecarlo, che trasportava pizze e focacce nel Principato di Monaco.
Uno choc indescrivibile per l’automobilista, che si è sentito male poco dopo l’accaduto e che, comunque, sottoposto alla prova dell’etilometro è risultato negativo. Gli agenti della sottosezione della polizia stradale di Imperia Ovest stanno ancora ricostruendo l’accaduto e soprattutto identificando le vittime (sono alla ricerca dei loro documenti), ma da quanto si apprende le tre persone coinvolte sarebbero tutti uomini di nazionalità cingalese. Il ferito è stato portato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
Altri, ma il numero non si conosce, sarebbero riusciti a mettersi in salvo e ad attraversare la carreggiata, probabilmente nel tentativo di scavalcare e uscire dall’autostrada. Che siano stati lasciati nell’area di servizio da qualcuno, è ancora impossibile stabilire, ma la polizia acquisirà le immagini delle telecamere per verificarlo.
Al confine con l’Italia ormai gli stranieri morti sull’autostrada o in ferrovia non si contano più. Una lunghissima scia di sangue, un bilancio di decine di vittime. Il 2 marzo scorso, ad esempio, un migrante moriva folgorato nel tentativo di espatriare in Francia, nascosto sul tettuccio di un treno regionale partito da Ventimiglia.
Stessa dinamica anche il primo febbraio 2022; il 29 agosto e il 31 ottobre del 2021. La presenza di stranieri che si spostano a piedi sull’Autofiori, specie dalla barriera di Ventimiglia a Mentone, è una realtà ormai quasi quotidiana. Spesso la loro presenza è segnalata dai tabelloni situati lungo il percorso dell’A10.