Multe davanti a scuola, la protesta dei genitori a Bordighera: "Abbiate buon senso"
Sono sul piede di guerra le mamme degli alunni della scuola dell'infanzia di Villa Palmizi, in via Romana, a Bordighera
La protesta per le multe davanti alla scuola
Sono sul piede di guerra le mamme degli alunni della scuola dell'infanzia di Villa Palmizi, in via Romana, a Bordighera, per la severità con cui la polizia locale multa i veicoli in sosta vietata, senza considerare la scomoda situazione in cui si trovano i genitori, che ogni mattina si trovano a dover accompagnare i propri figli a scuola, con tutti i disagi che ne conseguono. "Chiediamo solo un po' più di buon senso", avverte una delegazione di mamme. Nel mirino, in particolare, c'è una vigilessa: "Sembra che venga apposta per multarci", dicono.
Le ragioni delle mamme
Alcune mamme, come Natalina Strangio, contestano il fatto di non avere neppure il tempo di portare il bambino in classe. "In altri Comuni della zona, non è così. Senza contare che se mio figlio entra in ritardo, mi tocca presentare la giustificazione". Clara Cedratti, Susanna Chiarenza, ma anche Debora Fossati e Caterina Lontorno, la pensano tutte allo stesso modo. "Qui è un far west e il buon senso non esiste. Non abbiamo nulla contro questa vigilessa, ma vorremmo che si usasse un po' più di buon senso".
Ma la polizia locale di Bordighera spiega...
Ogni mamma ha la propria esperienza da raccontare, ma la polizia locale come la pensa? "Sono state elevate solo quattro contravvenzioni - fanno sapere dal comando - tra l'atro in un periodo ben preciso che è quello legato all'emergenza sanitaria e a una gestione Covid molto stringente. Tenendo presnete che i posti sono pochissimi e gli ingressi sono scaglionati, è stata assegnata una tempistica di cinque minuti per i bambini".
Una possibilità che a detta della polizia locale permette l'ingresso scaglionato e il rispetto dei tempi. "Bisogna fermarsi lo stretto necessario, se non si trova posto, non è possibile mettersi venti o trenta metri più avanti, in curva, con le quattro fecce di emergenza azionate. Se parcheggiassero ai Giardini Monet, probabilmente non succederebbe nulla e avrebbero anche più spazio, ma magari devono percorrere un tratto a piedi. Comunque cercheremo di andare più incontro alle mamme. Se abbiamo utilizzato un sistema repressivo è solo per migliorare la qualità di vita ed evitare contagi".