Mutilati e invalidi dalla Regione 144mila euro per le associazioni
"Una parte dei fondi per finanziare i progetti dedicati ai mutilati e invalidi, l'altra un contributo una tantum"
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche socio sanitarie Ilaria Cavo, ha autorizzato la spesa di 144.000 euro quale contributo annuale per il sostegno alla realizzazione di progetti a favore delle sedi regionali di enti nazionali a struttura associativa che svolgono attività di tutela e di promozione sociale dei mutilati, degli invalidi e dei portatori di handicap.
Mutilati e invalidi "Una parte per finanziare progetti, l'altra contributo una tantum"
“Di questa cifra una parte va a finanziare i progetti presentati – dichiara l’assessore Ilaria Cavo - mentre una parte è un sostegno una tantum che va incontro al cuore della disabilità, che risponde ad una richiesta avanzata per le gravi difficoltà che le Associazioni hanno subito nel periodo della pandemia. Sono orgogliosa, nel dialogo costante con queste realtà, di aver potuto rispondere ad un’esigenza viva da una parte delle associazioni che accudiscono chi ha più bisogno”.
Le associazioni beneficiarie
Ad usufruire del contributo sono l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro (A.N.M.I.L.), l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra (A.N.M.I.G.), l’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra (A.N.F.C.D.G.), l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (A.N.V.C.G.), l’Unione Nazionale Mutilati per Servizio (U.N.M.S.), l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili (A.N.M.I.C.), l’Ente Nazionale Sordomuti (E.N.S.), l’Unione Italiana Ciechi (U.I.C.) e l’Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti (ANGLAT).
Il riparto specifico
Per il 2022 la Regione Liguria ha dunque riconosciuto un contributo di 144.000 euro suddiviso tra le progettazioni presentate (90mila euro) e un ulteriore contributo una tantum (54.000 euro) ripartito in parti uguali, per la valorizzazione e il sostegno di iniziative e attività svolte durante il periodo emergenziale del Covid-19 dagli stessi enti che rappresentano una componente attiva dell’economia sociale della nostra regione.
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