Rassegna canzone d'autore

Nabil Salameh, cantautore palestinese: “L’arte deve schierarsi”

Ritirerà il premio Yorum per Refaat Alareer. Con lui, nella sede del Club Tenco, Federico Lera di Amnesty International

Nabil Salameh, cantautore palestinese: “L’arte deve schierarsi”

Questa sera, a margine della Rassegna della Canzone d’Autore 2025, salirà sul palco Nabil Bey Salameh, giornalista e cantautore italo-palestinese per ritirare il premio Yorum, assegnato postumo a Refaat Alareer, poeta palestinese, morto a Gaza nel 2023.

 

Nabil Salameh sul palco dell’Ariston

“Gesto di grande valore simbolico– ha detto in conferenza stampa alla sede sanremese del Club Tenco, che assegna il premio in collaborazione con Amnesty International -. Questo riconoscimento diventa un atto di resistenza del Club Tenco. Il genocidio sta cancellando anche la nostra cultura. Refaat avrebbe potuto andare via, ma ha scelto di restare, pagando con la sua vita il fatto di essere rimasto vicino al suo popolo.  La sua poesia è diventata un inno alla speranza, al potere della parola e alla vita, di fronte all’annientamento. Ricevere questo premio significa trasformare questa presenza in un ponte tra chi non può più parlare e chi ha ancora l’urgenza di farlo. Non cerchiamo vendetta, vogliamo memoria restituita. Speranza e soprattutto giustizia. Non c’è pace senza la giustizia. Altrimenti è una resa. L’arte deve prendere responsabilità deve essere esposta. Porto la voce di Refaat, ma anche quella di tutti coloro che credono che la resistenza della bellezza possa contrapporsi alla distruzione”.

 

L’intervista completa a Nabil Salameh in edicola con La Riviera (anche sfogliabile digitale). 

 

“Amnesty International crede nei fatti”

Federico Lera, portavoce di Amnesty International ha commentato il recente e fragile accordo di pace tra Israele e Hamas: “Crediamo che i passi avanti si facciano con i fatti. Il contesto cambierà quando saranno i fatti a dirci che finiranno il genocidio e l’occupazione e cesseranno gli attacchi contro le voci libere di Gaza”.