AL CASINO' DI SANREMO

'Ndrangheta: procuratore antimafia De Raho, questo è periodo propizio

"Laddove il settore alberghiero ha grande difficoltà, la ‘ndrangheta, al contrario, ha un problema: quello di allocare le proprie ricchezze"

'Ndrangheta: procuratore antimafia De Raho, questo è periodo propizio
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Questo è il periodo propizio per investire per la criminalità organizzata

“Questo è un periodo particolarmente propizio per la ‘ndrangheta come per le altre organizzazioni mafiose. Laddove , infatti, il settore alberghiero ha grande difficoltà, la ‘ndrangheta, al contrario, ha un problema: quello di allocare le proprie ricchezze. Per cui dove trova difficoltà si infiltra, acquista”. Lo ha dichiarato il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, nel pomeriggio, al Casinò di Sanremo, a margine della presentazione del libro “Narcotica”, di Valerio Cataldi.

“Quel che è ancora più rischioso e pericoloso - ha aggiunto - è il fatto che molto spesso tenda (la criminalità organizzata, ndr) ad acquistare non rilevando le quote sociali o addirittura provvedendo all’intera acquisizione della società, ma soprattutto facendo passare attraverso sistemi molti complessi il proprio denaro, in modo da creare un meccanismo di restituzione in base al quale il soggetto economico non riesce ad adempiere e da quel momento gestisce direttamente, mantenendo ferma l’apparenza di quel soggetto economico che tradizionalmente ha gestito la stessa attività”.

De Raho ha anche sottolineato che: “La ‘ndrangheta continua a proiettarsi nelle regioni del nord e colonizza. Questo significa che si stabilizza nei territori tende ad ampliare la propria presenza e soprattutto, nei luoghi in cui vi è maggiore ricchezza, tende a infiltrarsi nel tessuto economico”.

"Banche dati unico modo per escludere mafia da appalti"

“Il codice degli appalti e via via le prescrizioni che sono state previste, il più delle volte non costituiscono ostacoli per le mafie, che si presentano nell’economia attraverso interfacce lontane rispetto all’organizzazione, alla cosca mafiosa o ‘ndranghetista di cui sono emanazione”. Lo ha dichiarato da Sanremo il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervenendo sulla notizia del presidente del Consiglio di Stato,  Franco Frattini, che parlando di appalti chiedeva una riduzione delle prescrizioni e la rimozione del goldplating.

“Una volta, cinquant’anni fa, colui che svolgeva un’attività economica era spesso il fratello, il cugino o un amico o comunque un contiguo del mafioso - ha aggiunto -. Oggi non è assolutamente più così, perché chi svolge un’attività economica per conto della mafia lo fa attraverso un sistema talmente complesso e lontano dalla emanazione della cosca mafiosa, di cui è portatrice di interessi economici, da renderla irriconoscibile”.

E aggiunge: “La riconoscibilità, invece, riesce a raggiungersi solo con indagini e banche dati molto complesse e per questo la Procura nazionale ha sottoscritto un primo protocollo con la Regione Lazio, ma è proiettata a sottoscrivere analoghi protocolli con tutte le altre Regioni, al fine di acquisire tutte le informazioni relative agli appalti e confrontarle con la banca dati e quindi con le iscrizioni nei registri delle notizie di reato". E conclude: “Questa è la modalità attraverso la quale anche chi non è ancora evidenziato come soggetto o emanazione delle mafie, potrà essere identificato e nei suoi confronti si potrà procedere escludendolo dagli appalti”. 

Il traffico di stupefacenti e la vicinanza al confine con la Francia

“Al di là del passaggio con la Francia, abbiamo Genova che è uno dei porti di cui si avvale la ‘Ndrangheta per l’importazione della cocaina e il rapporto con le organizzazioni criminali straniere, quelle francesi così come quelle albanesi, turche o comunque estere, è molto stretto da parte delle nostre organizzazioni”. Il procuratore antimafia De Raho, nel sottolineare l’importanza del vicino confine con la Francia, come crocevia dei traffici di stupefacenti, ha voluto anche puntare il dito sul porto di Genova ed ha poi aggiunto: “Il traffico viene gestito a volte in modo quasi monopolista da parte della ‘Ndrangheta, per quanto riguarda la cocaina e, in questo traffico, si immettono Cosa Nostra, la Camorra e le altre organizzazioni. Imperia può essere un territorio di passaggio”.

Sulle due operazioni antimafia di oggi a Messina e Palermo

“Questo ancora una volta dimostra che la repressione è costante e i risultati si conseguono, perché abbiamo fortunatamente una polizia giudiziaria, polizia di stato, carabinieri e guardia di finanza, molto specializzati nel contrasto alle mafie, ma tutto questo non basta, perché è necessario che la cittadinanza e gli uomini della società civile, quelli che hanno ancora una coscienza, riescano a collaborare e a contribuire a individuare sacche criminali, che di volta in volta sono presenti nei vari territori”.

Così il procuratore antimafia Federico De Raho ha commentato due operazioni contro la criminalità organizzata che oggi hanno interessato le provincia di Messina, con l’esecuzione di 86 misure cautelari per vari reati, tra cui droga ed estorsione e di Palermo con l’Azienda Siciliana dei Trasporti, finita nel mirino della Giustizia.

“In un territorio come questo, bellissimo a vedersi (riferito alla provincia di Imperia, ndr) - ha aggiunto De Raho - probabilmente coloro che vi operano riescono a rilevare quali sono i soggetti, che, per il modo in cui sono giunti nel territorio, sono sospetti e già questo consentirebbe alle forze di polizia di intervenire attraverso accertamenti, non la denuncia, ma semplicemente quelle segnalazioni che dimostrano una collaborazione e consentono di accelerare la repressione”.

La video intervista al procuratore De Raho

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