Neanche oggi Rivieracqua riesce a entrare nella sede del Consorzio

Neanche oggi Rivieracqua riesce a entrare nella sede del Consorzio
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Gli addetti di Rivieracqua si sono nuovamente presentati al cancello della sede di San Lorenzo del consorzio idrico di Cipressa-Costarainera. E' stato loro negato l'ingresso nonostante fossero accompagnati dagli agenti della polizia  provinciale e forti di un'ordinanza firmata dal comissario Ato Claudio Scajola che aveva chiesto al Prefetto il supporto delle forze dell'ordine dopo che giovedì scorso era stato loro già negato l'ingresso.

Rivieracqua fuori dalla sede del Consorzio a San Lorenzo

 

La polizia provinciale si è presentata, con il decreto commissariale, alle 9. È iniziata una serie di "trattative" poiché i legali del Consorzio, avvocati Claudio Pesce e Giancarlo Giordano, hanno chiesto e ottenuto una dichiarazione secondo la quale la polizia provinciale sarebbe stata fatta entrare per evitare di resistere alla forza pubblica. Si sarebbe dato via libera alla polizia provinciale ma non agli addetti di Rivieracqua intervenuta con il direttore generale Angela Ferrari e l'ingegnere Paolo Ferrari. Nello stesso tempo Orlando ha interloquito in prefettura per evitare l'ingresso della polizia provinciale.

E' stato fissato un incontro tra le parti in causa per domani, martedì 8 ottobre,  per uscire dalla situazione di stallo che si è creata.

 

Andrea Orlando: "Questa è la logica dei commissariamenti: procedere con principi che sono solo coercitivi"

Anche l'onorevole Andrea Orlando questa mattina a San Lorenzo dove si sono radunati un centinaio di soci del Consorzio idrico e irriguo di Costarainera e Cipressa per manifestare pacificamente contro l'ultimo decreto del commissario ad Acta dell'Ato, Claudio Scajola che ingiunge di lasciare gli impianti a Rivieracqua. Il parlamentare (e candidato presidente di Regione), fiancheggiato da tutti i candidati della provincia a suo sostegno, ha contestato la legittimità del provvedimento. Il commissario sarebbe andato oltre i poteri conferitigli. Che è poi la tesi del Consorzio.

"Se si arriva a questi punti vuol dire che la politica ha fallito e il confronto democratico è insufficiente - ha detto Orlando -  Si crea un grave precedente perché chiunque in modo arbitrario potrà aggredire i beni di privati cittadini senza averne il titolo. Credo che si stia commettendo un grave errore e che lo si stia sottovalutando. Questa è la logica dei commissariamenti: procedere con principi che sono solo coercitivi. Vorrei ricordare che questo commissariamento è frutto di una iniziativa di carattere regionale (la nomina di Scajola a commisario Ato idrico ndr)".

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