Niente patente: 47enne cerca di incendiare portone Prefettura, disposta perizia psichiatrica
Il giudice monocratico Marta Bossi ha disposto oggi la perizia psichiatrica nei confronti di Andrea R., 47 anni, di Imperia
Il giudice Bossi di Imperia ha disposto la perizia
Il giudice monocratico Marta Bossi ha disposto oggi la perizia psichiatrica nei confronti di Andrea R., 47 anni, di Imperia, tra l’altro accusato di aver danneggiato, tentando anche di incendiarlo, il portone di ingresso della Prefettura di Imperia, in segno protesta contro la commissione patenti che gli aveva negato il documento di guida. Obiettivo stabilire la capacità di intendere e di volere dell’imputato e la sua pericolosità sociale. La vicenda risale agli anni tra il 2018 e il 2019.
Nel dettaglio, l’imputato, difeso dall’avvocato Alessandro Gallese
deve rispondere del reato di danneggiamento “perché con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in una prima occasione (nel maggio 2018, ndr), scagliando una sedia contro una porta a vetri sita al primo piano della Prefettura di Imperia e così mandandola in frantumi, la danneggiava; in una seconda occasione (nel marzo 2019, ndr), colpendo ripetutamente con una punta da trapano il portone d’ingesso della Prefettura di Imperia e così scalfendolo in 55 punti nonché rigandone le vetrate, lo danneggiava. Fatti aggravati perché di natura ritorsiva ai danni del Prefetto (al quale addebitava il mancato rientro in possesso della propria patente di guida), commessi su edificio pubblico”.
Ma non è tutto
Deve rispondere anche del reato di minacce per avere afferrato una sedia, minacciando di gettarla contro una dipendente della prefettura, Francesca R.. E come se non bastasse, il 5 settembre del 2018, “su pubblica via e in presenza di più persone”, avrebbe pronunciato le seguenti frasi: «Ma che c...o volete, non avete un c...o da fare, imbecilli, mi avete rotto il c...o, non valete un c...o, siete due co....i, schiavi dello Stato…” rivolgendosi a due agenti in servizio presso la questura di Imperia che erano “intervenuti per suoi atti di disturbo nei confronti di avventori di locale pubblico”. L’imperiese si è anche rifiutato di fornire loro le proprie generalità.
Dulcis in fundo, il 13 giugno del 2019, ha tentato di dare fuoco al portone della prefettura versandovi sopra del liquido e compiendo “atti idonei, diretti in modo non equivoco, ad appiccarvi il fuoco allo scopo di danneggiarlo”. Ad evitare il peggio era stato l’intervento di un poliziotto che lo aveva fermato.