No assegno maternità a mamma extracomunitaria: Tribunale Imperia fa giurisprudenza

Sentenza innovativa del giudice De Martino, dopo che su due casi analoghi non aveva fatto chiarezza neppure la Corte costituzionale. Il caso Taggia

No assegno maternità a mamma extracomunitaria: Tribunale Imperia fa giurisprudenza
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Niente assegno maternità alle mamme senza permesso di soggiorno di lungo periodo

Sentenza innovativa del Tribunale di Imperia su ricorso mamma marocchina di Taggia

E’ una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza quella pronunciata dal Tribunale di Imperia (giudice Roberto De Martino) contro una giovane donna marocchina residente nel comune di Taggia che - tre anni fa - aveva citato in giudizio l’Inps per la mancata concessione dell’assegno di maternità da 1500 euro una tantum (cosiddetto «assegno di maternità dei comuni»), dopo che il Comune di Taggia - cui spettava il compito di istruire la pratica - si era espresso negativamente in quanto la donna era priva di quello che tecnicamente si chiama «permesso di soggiorno di lungo periodo».

Gli accordi euromediterranei valgono solo per la previdenza

La donna invocava gli ultimi accordi euromediterranei che estendono i diritti previdenziali concessi agli italiani (e ai cittadini comunitari residenti in Italia) anche agli extracomunitari privi di permesso di soggiorno di lungo periodo.
Sulla materia i tribunali italiani non si erano espressi finora in maniera univoca e ben due tribunali di Reggio Calabria e Bergamo avevamo sollevato la questione di legittimità costituzionale. La Corte Costituzionale, con l’ordinanza n. 95/2017,  aveva sì sancito che l'assegno spettava agli extracomunitari con permesso di lungo periodo, ma senza entrare nel merito sostenendo che nei giudizi dei due tribunali "non era stata adeguatamente valutata la specifica posizione delle richiedenti e la possibilità che esse potessero (o meno) fruire dell’assegno".

Il tribunale di Imperia ha messo ordine in una materia complessa

«Il Tribunale di Imperia - sottolinea l’avvocato Valter Martini, legale del Comune di Taggia - ha approfondito la questione e a mio giudizio messo ordine in una materia complessa: è una sentenza innovativa perché fa chiarezza e dà un orientamento. Intanto ha sentenziato che una cosa è l’ambito previdenziale al quale fanno riferimento gli accordi euromediterranei, un’altra l’assegno di maternità, che secondo questa sentenza non vi è ricompreso. Inoltre viene chiarito che l’eventuale ricorso non deve essere proposto contro il comune di residenza (nel nostro caso Taggia), bensì esclusivamente contro l’Inps».

Prima di esprimersi, il giudice De Martino ha atteso la pubblicazione della già richiamata ordinanza 97/2017 della Corte Costituzionale, chiamata in causa dal tribunale di Bergamo per un caso analogo nel comune di Gorle, e da quello di Reggio Calabria. «La sentenza della Corte - spiega l’avvocato Martini - in effetti non chiarisce la materia, come invece ha fatto quella del tribunale di Imperia».

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