Omicidio in piazza della stazione a Ventimiglia, pm chiude le indagini
Okoedio, che resta indagato con l’ipotesi iniziale, era stato precedentemente scarcerato. Si attende ora l'udienza preliminare

Il pm Francesca Dentis di Imperia ha chiuso le indagini sull’omicidio avvenuto, il 14 ottobre del 2023, nella piazza della Stazione ferroviaria di Ventimiglia, in cui il nigeriano Omonke Okoedio, ha ucciso con un coccio di vetro alla gola un proprio connazionale: Peter Enajeto, 33 anni, al culmine di una lite per motivi in fase di accertamento da parte dell’autorità giudiziaria. Okoedio, che resta indagato con l’ipotesi iniziale, era stato precedentemente scarcerato.
Nelle undici pagine della motivazione
il giudice aveva accolto la tesi difensiva della legittima difesa avanzata dal legale Mario Ventimiglia, ritenendo insussistenti i gravi indizi di colpevolezza. La verità è contenuta in un video del circuito di videosorveglianza del bar dove è avvenuta la lite, dal quale risulta che il primo ad attaccare è stato Enajeto, il quale avrebbe aggredito il rivale all’addome con dei cocci di bottiglia.
Okoedio, infatti, è stato successivamente ricoverato all’ospedale Santa Corona
di Pietra Ligure, dove i medici lo hanno operato due volte per togliergli i frammenti di vetro, che hanno rischiato di lesionargli la pleura. Il tutto si è consumato in tempi assai rapidi, una dozzina di minuti in tutto.
Sono le 19.14, quando la vittima colpisce, per primo
il rivale dentro al bar. Okoedio a questo punto finisce contro il muro e reagisce e colpisce Enajeto che a un certo punto si stringe le mani alla gola. Alle 19.26 verrà trovato riverso su una sedia, morto dissanguato. Al momento risultano esserci due testimoni dell'omicidio. E dire che mezz’ora prima del delitto, nello stesso bar, vittima e presunto killer, avevano bevuto un caffè assieme. Si attende ora la fissazione dell’udienza preliminare.
Fabrizio Tenerelli