traffico di stupefacenti e armi

Operazione antidroga Praedictio: ecco i primi interrogatori di garanzia e di convalida

Sono iniziati i primi interrogatori di garanzia, ma per alcuni anche di convalida dell’arresto, a margine dell’inchiesta antidroga Praedictio

Operazione antidroga Praedictio: ecco i primi interrogatori di garanzia e di convalida
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Ecco i primi interrogatori di garanzia

Sono iniziati i primi interrogatori di garanzia, ma per alcuni anche di convalida dell’arresto, a margine dell’inchiesta antidroga Praedictio, condotta dalla squadra mobile ew coordinata dalla Procura di Imperia, che il 21 ottobre scorso ha visto l’esecuzione di 21 delle 22 misure di custodia cautelare (un indagato è risultato defunto). Si sono tutti a avvalsi della facoltà di non rispondere.

A partire da Giacomo Masotina

(difeso dall’avvocato Luca Ritzu), 46 anni, residente a Savona, il cui interrogatorio si è svolto in rogatoria, davanti al gip Marina Brunella Orsini, essendo stato associato al carcere di Marassi.

Per Roberto Rebora (difeso dall’avvocato Luca Ritzu), 50 ani, di Sanremo, c’è stato da una parte l’interrogatorio di garanzia del divieto di dimore in provincia di Imperia; ma dall’altra la convalida dell’arresto per il mezzo chilo di hascisc sequestrato dalla polizia all’atto della notifica della misura.

Stesso discorso per Antonio Zito

(avvocato Marco Bosio), 56 anni, di Camporosso. Colpito dal divietò di dimora è tuttavia finito in carcere, in quanto gli investigatori lo hanno trovato in possesso di due chili di stupefacente e un’arma. Anche lui si è avvalso e resta in carcere. L’interrogatorio, però, si è svolto a Imperia. Per Mandarano, principale indagato (avvocato Marco Bosio), l’interrogatorio di garanzia non è stato ancora fissato.

Per Gianfranco Bianco (detto Gianfranco Gelati), 48 anni, residente a Taggia, ma abitante a Santo Stefano al mare, difeso dall'avvocato Loredana Modaffari, è stato confermato il carcere.

Fabrizio Tenerelli

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