Operazione "Ponente forever" , 46 arresti e sequestri per 900 mila euro

Il blitz dei Carabinieri questa mattina all'alba anche nella città di Sanremo

Operazione "Ponente forever" , 46 arresti e sequestri per 900 mila euro
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Ponente Forever

Quarantasei provvedimenti restrittivi e sequestri patrimoniali tra Italia e Francia, per un controvalore di circa 900mila euro sono stati eseguiti in un'operazione congiunta contro la criminalità organizzata condotta dai carabinieri del Ros, con i militari del comando provinciale di Imperia e la gendarmeria di Marsiglia e Parigi.

In particolare è stata data esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare

emessa dal Tribunale di Genova su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di 13 soggetti, indagati per detenzione e traffico di armi e stupefacenti; nonché per fabbricazione e possesso di documenti d’identità falsi e procurata inosservanza di pena, aggravate dalla modalità mafiosa, per aver agevolato la latitanza di un affiliato alla ‘ndrangheta.

Contestualmente sono stati sottoposti a sequestro preventivo beni per circa 300mila euro. Da segnalare anche un provvedimento restrittivo emesso dalle autorità francesi a carico di 33 soggetti, accusati di banda armata, associazione finalizzata all’importazione ed esportazione di stupefacenti e armi, riciclaggio e rapina.

Il risultato è l'esito di un'attività investigativa

condotta dapprima autonomamente dai carabinieri del Ros di Genova e poi, in sinergia con le autorità francesi, nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (Sic) costituita (con il coordinamento di Eurojust e con l’ausilio del magistrato di collegamento francese) da Procura di Genova, Direzione distrettuale Antimafia e Antiterrorismo e Juridictions intér-regionales spécialisées (Jirs) di Marsiglia, nel 2019, quando si evidenziarono convergenze tra le indagini svolte in Italia e Francia su Carmelo Sgrò, legato, anche da vincoli parentali, alla cosca “Gallico” di Palmi (Reggio Calabria) e un narcotrafficante francese in rapporti con la famiglia Magnoli, di Gioia Tauro (Reggio Calabria), da anni insediata in Costa Azzurra.

Le indagini hanno permesso di individuare

l’esistenza di una rete tra Italia, Francia, Belgio e Olanda interessata alla provvista e alla distribuzione di armi e di ingenti quantitativi di droga di diversa tipologia. In particolare, le indagini, avviate dal Ros nel 2018, hanno permesso di documentare plurime cessioni di narcotico (cocaina, hashish e marijuana) e armi (anche da guerra) quali Skorpion e Ak 47, Kalashnikov, tra Sgrò e l’indagato francese, posti rispettivamente a capo di reti operanti in Liguria e Costa Azzurra, con propaggini in Belgio e Olanda. Sono stati, quindi, arrestati in flagranza: cinque soggetti interessati alla movimentazione delle droghe e a censire i canali di distribuzione della droga in Liguria. E' stato anche individuare un gruppo di albanesi che riforniva il circuito criminale di ingenti quantitativi di cocaina.

In tale quadro, ulteriori approfondimenti sul contesto familiare di Carmelo Sgrò hanno consentito di verificare che questi avrebbe favorito la latitanza di Filippo Morgante, esponente apicale della cosca “Gallico” provvedendo ai suoi spostamenti, fornendogli documenti d’identità falsi, mettendo a disposizione immobili anche all’estero (in Francia) e sostenendolo economicamente con i proventi dell’attività delittuosa.

Lo stesso Sgrò, inoltre, si sarebbe avvalso di esponenti della cosca Gallico, legati alla famiglia di narcotrafficanti calabresi Magnoli, stanziata a Vallauris, per recuperare in Francia una partita di undici chili di cocaina sottrattagli dagli indagati francesi e approvvigionati da un gruppo di albanesi.

Le indagini della gendarmeria francese

avviate a seguito a un ingente sequestro di hashish proveniente dalla Spagna, oltre a confermare i rilevanti interessi nel settore del narcotraffico, hanno inoltre consentito di raccogliere elementi di indagine sulla disponibilità da parte dei soggetti dimoranti in Francia di numerosi immobili adibiti alla lavorazione e stoccaggio degli stupefacenti e di accertare articolate operazioni di riciclaggio dei proventi illeciti effettuate mediante l’acquisto di beni, immobili di lusso e attività commerciali in Francia.

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