Operazione Ponente Forever: solo uno degli 8 arrestati risponde alle domande del giudice

Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, tranne Samuel Scurti, 34 anni, otto dei tredici arrestati, martedì scorso, in provincia di Imperia

Operazione Ponente Forever: solo uno degli 8 arrestati risponde alle domande del giudice
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Criminalità

Si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, tranne Samuel Scurti, 34 anni, otto dei tredici arrestati, martedì scorso, in provincia di Imperia, in un'operazione contro la criminalità organizzata, battezzata "Ponente Forever", che si è sviluppata a cavallo tra l'Italia e la Francia dove sono state arrestate altre 33 persone.

Sono tutti accusati, a vario titolo, di traffico di droga e armi e altri reati. L'interrogatorio di garanzia è avvenuto, stamani, in videoconferenza, dalle carceri di Sanremo e Imperia; davanti al gip Massimiliano Botti e agli avvocati della difesa, quest'ultimi in tribunale a Imperia.

Hanno così seguito la linea del silenzio

Jacopo Vargiu, 25 anni; Walter Gambeggi, 32 anni); Mirko Lo Iacono, 33 anni; Luca Colombi, 43 anni); Simone Calvini, 46 anni e Axel Carbone, 24 anni; Raffaele Vitale, 50 anni. Scurti è accusato della cessione di un panetto da 250 grammi di hascisc a una donna, per conto di Carmelo Sgrò, 38 anni, della piana di Palmi, in provincia di Reggio Calabria, l'unico al quale viene contestata l'aggravante di tipo mafioso per avere favorito la latitanza di Filippo Morgante, 50 anni, ritenuto esponente di spicco della cosca Gallico, condannato a 18 anni di carcere per associazione mafiosa, minaccia, detenzione di armi e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.

Scurti, tuttavia, ha negato ogni addebito dicendo di aver soltanto consegnato, per conto di Sgrò, un pacchettino con delle chiavi. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Mario Ventimiglia, Alessandro Mager, Marco Bosio e Bruno Di Giovanni.

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