Ormeggiati a Imperia e Sanremo i super yacht di due oligarchi russi in black list
Nel primo caso troviamo il "Lady M", imbarcazione di 65 metri appartenente ad Alexei Mordashov; nel secondo il "Lena" di Gennady Timchenko
Cinque super yacht di oligarchi russi ormeggiati in Italia a rischio sequestro. Quattro in Liguria (uno a Sanremo e un altro a Imperia) e un quinto a Trieste
Gli yacht potrebbero essere bloccati per effetto delle sanzioni Ue
Due yacht appartenenti ad altrettanti oligarchi russi, i cui nomi sono inseriti nella black list dell'Unione Europea, sono ormeggiati nei porti di Imperia e di Sanremo e ora rischiano di essere bloccati. Nel primo caso troviamo il "Lady M", imbarcazione di 65 metri appartenente ad Alexei Mordashov (presidente di Severstal, la cui famiglia è considerata la più ricca di Russia) e del valore di 65 milioni di dolloari; nel secondo il "Lena", 52 metri di lunghezza (valore 50 milioni di dollari), appartenente a Gennady Timchenko, proprietario di Volga Group, amico da trent'anni di Putin, e considerato (secondo una recente indagine di Forbes) il sesto uomo più ricco di Russia.
Nella foto il Lady M
“I loro super yacht non dovrebbero trovare posto nei porti della nostra Europa" ha sottolienato nel suo intervendo all'assemblea plenaria sulla crisi in Ucraina la neo presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, sottolineano che le sanzioni inflitte alla Russia dall'Unione europea colpiscono anche i patrimoni degli ligarchi russi e i loro yacht ormeggiati nei porti europei, come appunto Imperia e Sanremo.
Sarebbero in tutto 5 gli yacht riconducibili ad oligarchi russi attualmente ormeggiati sulle coste italiane. L'informazione si trova pubblicata sul sito MarineTraffic, secondo la quale sono in Liguria anche lo yacht Barbara, da 88 metri e 165 milioni di euro di valore, di Vladimir Potanin (presidente di Norilsk Nickel, il più grande produttore mondiale di nichel di grande purezza, patrimonio di 31 miliardi di dollari) e l'Ice di proprietà di Sulejman Kerimov, quest'ultimo, anch'egli vicinissimo al presidente russo, proprietario della compagnia mineraria Polyus. Il quinto è a Trieste: si tratta di Sailing Yacht A (valore stellare di 450 milioni di dollari) di Andrey Melnichenko, tra i principali azionisti di EuroChem Group e di SUEK.