Il programma della kermesse

Parte da Sanremo il Festival della Parola Reloaded contro la violenza di genere

Tra gli ospiti, venerdì, Gino Cecchettin, padre di Giulia, assassinata dall'ex fidanzato

Parte da Sanremo il Festival della Parola Reloaded contro la violenza di genere
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Apre a Sanremo il Festival della Parola Reloaded: la manifestazione si tiene dal 5 al 7 aprile nella Città dei Fiori. Tema portante la lotta alla violenza di genere e al sessismo. Ospite d'onore l'ingegnere Gino Cecchettin, padre di Giulia, assassinata dall'ex fidanzato e autore di Cara Giulia, la commossa lettera-libro alla giovane. Presenti alla conferenza di presentazione l'assessore alla cultura Silvana Ormea, la dottoressa Rota, referente del Centro di Aiuto alla Vita, Enrica Corsi (presidente associazione Le Muse), e i rappresentanti degli studenti, il presidente della consulta provinciale Andrea Guazzoni e il suo vice.

 

Parte da Sanremo il Festival della Parola

Tre giorni (5, 6 e 7 aprile) di interviste, talk e concerti, con la parola declinata nelle sue varie forme e nell'attualità. Nato dall'esperienza di Chiavari, Genova, dove per dieci edizioni di fila, ogni anno, il Festival ha portato in città oltre 100 eventi per una platea di più di 15mila persone, oggi riparte nella città della musica.

 

Prodotto da Le Muse Novae, con la direzione artistica di Massimo Poggini e il contributo del comune di Sanremo, Assessorato alla Cultura, Casinò di Sanremo e Portosole Sanremo, patrocinato da Regione Liguria e Rai per la sostenibilità, il festival si sviluppa in tre giorni al Teatro del Casinò (corso degli Inglesi 13) e nella sede del Club Tenco(piazza Cesare Battisti 33), dove si alternano giornalisti, scrittori, musicisti, cantanti, attori per "usare" le parole raccontando storie private e universali.

 

Il programma

Si parte dal Teatro del Casinò il 5 aprile alle 11 con Gino Cecchettin, l'ingegnere che costruisce progetti per combattere la violenza di genere in memoria della figlia. Porta in dote Cara Giulia, Rizzoli, la lettera scritta da un padre per ricordare la ragazza che mancherà alla sua famiglia e di cui nessuno scordera mai il nome. A lui gli studenti rivolgeranno domande e riflessioni. Modera llaria Bellantoni.

Seguirà alle 11.45 Alle radici della violenza di genere: il ruolo della musica e dei media con Roberto Natale (direttore Rai per la Sostenibilità), Elisa Giomi (commissaria Agcom), Cristina Carbotti (caposervizio TgR Liguria).

Alle 18 alla sede del Club Tenco si terrà la presentazione di Ariston. La scatola magica
di Sanremo di Walter Vacchino e Luca Ammirati, Salani. Modera Graziella Corrent.

Alle ore 19 è la volta di Syd Barrett. Scritto sui Rovi di Luca "Chino" Ferrari, ZONA Music Books. Modera Massimo Poggini.

 

Sabato 6 aprile si comincia alle 17 alla sede del Club Tenco con La nostra storia. Tutto il
mondo di Happy Days di Emilio Targia e Giuseppe Ganelli, Minerva. Modera Maurilio Giordana.

 

Alle 18 si prosegue con la presentazione del libro La versione di Cochi di Aurelio “Cochi" Ponzoni e Paolo Crespi, Baldini+Castoldi.

 

E si continua alle 20.30 al Teatro del Casinò con Walter Veltroni, che parlerà delle sue molteplici attività artistiche,dai recenti docufilm su Fabrizio De André e Lucio Dalla a La condanna, il nuovo racconto sulla ferocia pubblicato con Rizzoli. Durante l'incontro, moderato da Massimo Poggini ed Emilio Targia, riceverà il prestigioso Premio Ambasciatore della Parola.

 

Alle 21.45 Beppe Carletti, da oltre 60 anni alla guida dei Nomadi e da tempo impegnato a sostenere i bambini e le scuole cambogiane in collaborazione con associazioni come Ecpat, Rock No War, Cifa, viene insignito del Premio Futura e presenterà il libro scritto con Gianluca Morozzi, Una voglia di ballare che faceva luce, Il romanzo di noi Nomadi (Aliberti). Modera Pierluigi Senatore.

 

 

Il flash mob per "Fare Rumore"

Domenica 7 aprile alle 11.30 i musicisti scendono in piazza Borea d'Olmo per "fare rumore": 100 batteristi suonano la loro canzone contro il femminicidio in un flash mob dedicato a figlie, sorelle, madri e mogli vittime della violenza di genere. Gli studenti delle scuole della città leggono brani tratti dal libro di Gino Cecchettin, Cara Giulia.

«Possiamo uscire dagli schemi- ha detto Guazzoni, commentando il tema del Festival- Faremo rumore con i fischietti e le batterie e leggeremo estratti dal libro. Il nostro intervento più grosso si terrà alla presenza di Gino Cecchettin, con gli studenti di tutti gli istituti della provincia per interagire con il padre, con l'uomo che è ripartito dalle macerie e sta ricostruendo. Il tutto per tornare a una visione diversa dalla realtà. Il nostro sguardo, come quello dei 400 ragazzi che saranno qui, è proiettato verso il futuro: per questo abbiamo l'obbligo di conoscere il nostro passato. Pensavamo al senso di responsabilità verso la bellezza. Scaturita da un grandissimo rispetto per la vita: il rispetto della vita è un tema fondamentale, deve evolversi e deve indirizzare la strada della vita dei ragazzi per creare bellezza. Una volta creata, episodi come quelli che hanno coinvolto Giulia, non accadranno più».

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