Le restrizioni in tutta Italia

Pasqua e Pasquetta. Cosa è permesso fare e cosa no

Tre giorni di zona rossa in tutta Italia per evitare assembramenti e aumento dei contagi

Pasqua e Pasquetta. Cosa è permesso fare e cosa no
Pubblicato:

Tre giorni di zona rossa in tutta Italia

Tre giorni di zona rossa in tutta Italia. Il weekend di Pasqua sarà segnato dalle restrizioni secondo quanto stabilito dal decreto legge del governo in vigore dal 6 marzo.

Un "lockdown" con qualche concessione, così come accaduto a Natale, per evitare gli assembramenti e l'aumento dei contagi.

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile sarà infatti consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.

 

I colori delle regioni e il lockdown di Pasqua

Pertanto nonostante la zona rossa nel weekend di Pasqua sarà permesso far visita a parenti e conoscenti con l'unica limitazione al rispetto del limite delle due persone e dell'unico spostamento nelle 24 ore. Ma niente pranzi al ristorante né caffè e aperitivi: per bar e ristoranti è concesso solo il servizio di asporto e consegne a domicilio esattamente come lo scorso Natale.

Attività sportiva

L 'attività sportiva è concessa nell'ambito del territorio del proprio comune, dalle 5 alle 22, e solo se svolta in forma individuale e all'aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri.

Ok alla bici per "sport" fuori dal proprio comune

Per gli appassionati di corsa e bici valgono inoltre ulteriori deroghe: è infatti possibile valicare il confine di un altro comune durante lo spostamento a piedi e in bicicletta "purché funzionale unicamente all'attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza".

Cosa si può fare a Pasqua

Sì al pranzo con gli amici ma con rientro a casa alle 22 quando scatta il coprifuoco.

Cosa si può fare a Pasquetta

Nonostante l’accesso a giardini e parchi pubblici resti consentito, “salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali”, di fatto le passeggiate “sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione”.

Niente pic nic quindi. Le aree verdi saranno aperte solo per l'attività motoria e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con l'obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale.

Per venire incontro alle famiglie è concesso inoltre l’accesso dei minori nei parchi e nei giardini pubblici così come alle aree gioco purché "assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura".

Le regole sugli spostamenti e le visite a parenti e amici

Per far fronte all'aumento dei contagi sarà possibile effettuare una visita al giorno all'interno della regione. Possono muoversi non più di due adulti insieme - con minori di 14 anni o disabili o non autosufficienti conviventi - tra le ore 5 e le 22, perché rimane in vigore il coprifuoco.

Per quanto riguarda le seconde case, le Faq del governo spiegano che ci si può andare in qualsiasi fascia di colore si trovino. Può andare soltanto il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Inoltre bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021. Il rientro in queste case è consentito dentro o fuori regione. In ogni caso, precisa il sito del governo con le apposite Faq, è consentito lo spostamento anche fuori dal comune o dalla regione di residenza per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità oppure per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

 

Quando si può raggiungere il coniuge o partner in una regione diversa

Per quanto riguarda invece i ricongiungimenti, poiché durante le festività pasquali valgono le regole della zona rossa, è possibile raggiungere il coniuge o il partner se vive in una città o in una regione diversa per esigenze di lavoro o per altri motivi. Questo purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l'abitazione. È possibile spostarsi per un genitore separato o divorziato per raggiungere i figli minorenni presso l'altro genitore o comunque presso l'affidatario, oppure per condurli presso di sé, anche tra regioni e tra aree di rischio differenti.

L'assistenza ad amici e parenti non autosufficienti

È possibile spostarsi per assistere parenti o amici non autosufficienti, purché si tratti di condizione di necessità. Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti è consentito anche tra comuni, regioni e province autonome in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso territorio. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l'assistenza: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che abitualmente già assiste.

È consentito accompagnare una persona che debba effettuare uno spostamento giustificato dai motivi previsti dal decreto ma che non abbia la possibilità di condurre un mezzo privato. Laddove l'accompagnatore e l'accompagnato non siano conviventi devono indossare entrambi un idoneo dispositivo di protezione individuale. Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto scegliendo sempre il più vicino a casa. L'accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza non inferiore a un metro tra i frequentatori.

Seguici sui nostri canali
Necrologie