Aumenti retroattivi

PD su Rivieracqua: «Oltre il danno, la beffa della privatizzazione»

"Cittadini e imprese stanno pagando la mala gestione. Terrorismo psicologico sull'ingresso del socio privato"

PD su Rivieracqua: «Oltre il danno, la beffa della privatizzazione»
Pubblicato:

Anche il PD interviene sugli aumenti delle bollette Rivieracqua. Ultimo caso segnalato, un acconto da 4mila euro a un locale armese.

 

PD interviene su aumenti Rivieracqua

«Si sta verificando in questi giorni esattamente quanto previsto in una nota inviata da Edoardo Verda e Cristian Quesada, rispettivamente capogruppo comunale e provinciale del PD, il 14 gennaio scorso- scrivono i dem imperiesi-: molti cittadini ed imprese della provincia stanno ricevendo bollette esorbitanti quasi impossibili da pagare, pensiamo alle persone sole, anziane, alle persone vulnerabili, alle famiglie in ristrettezze economiche, ma anche alle attività economiche che vanno avanti con difficoltà. Va specificato che l'importo della bolletta nasce dal ricalcolo dei reali consumi nel periodo indicato; infatti, in precedenza gli importi delle bollette erano di pochi euro o addirittura zero, pertanto, ora si va a pagare l'acqua effettivamente consumata ed aggiornata alla nuova Tariffa Unica».

 

«Oltre al danno, la beffa»

«Inoltre, la stangata non è iniziata solo dal 2024, ma è retroattiva anche per il 2022 ed il 2023 con un salasso che porta in alcuni casi ad esborsi molto più che doppi rispetto allo scorso anno. Il tema della retroattività- proseguono- è poco chiaro, ed è proprio questo provvedimento che tanti cittadini vorrebbero impugnare trovandosi di fronte oltre al danno alla beffa. Crediamo che un servizio primario ed irrinunciabile come l'acqua per rimanere pubblico debba poter contare sulle entrate di bollette correttamente valutate da ARERA, ma non a danno dei cittadini e con la beffa della privatizzazione della gestione del servizio idrico».

 

«Il terrorismo psicologico del socio privato»

«Aziende e cittadini- concludono- stanno pagando le conseguenze di una pessima gestione degli anni passati dove, per errori e ritardi, si è arrivati ad oggi con un debito enorme di Rivieracqua, il terrorismo psicologico di dover salvare l'azienda solamente attraverso l'entrata di un privato, le bollette spropositate di oggi e presunti utili futuri che non andranno a beneficio del territorio ma, appunto, di un privato»

Seguici sui nostri canali
Necrologie