Per l'incendio della pizzeria di Pontedassio: a giugno la requisitoria contro Pinna
Avrebbe dovuto tenersi, oggi, davanti al giudice Antonio Romano, di Imperia, ma è slittata al prossimo 6 giugno, per un impedimento del pm
Il processo è stato aggiornato al prossimo 6 giugno
Avrebbe dovuto tenersi, oggi, davanti al giudice monocratico Antonio Romano, di Imperia, ma è slittata al prossimo 6 giugno, per un impedimento del pubblico ministero Luca Scorza Azzarà, l'udienza al processo contro Vincenzo Pinna, il pizzaiolo, di 50 anni, accusato di essere l'autore dell'incendio messo a segno la notte del 28 febbraio del 2018, alla pizzeria "I Nomadi 2", di Pontedassio, nell'immediato entroterra di Imperia.
Le indagini e i riscontri della squadra mobile
Le indagini. Pinna (difeso dall'avvocato Sandro Lombardi), che abitava in un appartamento dello stesso stabile, anch'esso distrutto dalle fiamme, si dichiarò disperato per l’accaduto e disse di trovarsi fuori zona, al momento dell'accaduto, in una località situata a chilometri di distanza.
Tuttavia, le indagini della Squadra Mobile di Imperia sconfessarono l'alibi fornito dall'uomo, dimostrando che nei minuti immediatamente precedenti e successivi all'incendio, si trovava invece nelle strette vicinanze. Pinna venne sottoposto agli arresti domiciliari.
Nell'incendio rimasero danneggiati due appartamenti oltre alla pizzeria e al dehor della stessa. Determinanti per le indagini furono le immagini delle telecamere, sia pubbliche che private, utilizzate per ricostruire gli spostamenti del pizzaiolo e i rilievi della polizia Scientifica. Il movente dell'incendio per l'accusa era quello di incassare i soldi dell'assicurazione, anche se la difesa è di parere contrario, visto che Pinna era solo un dipendente e non il proprietario.