IN TRIBUNALE A IMPERIA

Percepiva reddito di cittadinanza lavorando, assolto un imperiese di 63 anni

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe dovuto comunicare il possesso di partita Iva, al momento della richiesta del reddito

Percepiva reddito di cittadinanza lavorando, assolto un imperiese di 63 anni
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Era stato sorpreso a lavorare nel campo edile

Un imperiese di 63 anni, che era stato indagato per truffa, in quanto sorpreso a lavorare (in campo edile) malgrado percepisse il reddito di cittadinanza, è stato assolto dal giudice Paolo Luppi del tribunale di Imperia. Stando a quanto accertato dal nucleo Ispettorato del Lavoro, era emerso che l’uomo era titolare di partita iva, dettaglio che non aveva comunicato all’Inps.

Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe dovuto comunicare il possesso di partita Iva, al momento della richiesta del reddito di cittadinanza ma a detta del suo difensore, l’avvocato Ramadan Tahiri, la legge non prevede che venga ressa nota la posizione lavorativa. Insomma, viene semplicemente chiesto l’Isee, che deve essere inferiore a 9.360 euro.

Ma non è tutto. La legge prevede pure che il percettore del reddito di cittadinanza ha tempo trenta giorni per comunicare l0inizio di un lavoro sia come professionista, che come autonomo o dipendente. Anche il pm Veronica Meglio ha chiesto l’assoluzione.

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