Polizia chiude 8 case squillo, cinque indagati

Case squillo: la polizia di Ventimiglia ha effettuato controlli mirati ad individuare e contrastare il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione

Polizia chiude 8 case squillo, cinque indagati
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Case squillo

Otto case squillo sono state scoperte dalla polizia nel comprensorio di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Cinque le persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini sono partite dalla segnalazione di un amministratore condominiale ventimigliese che aveva lamentato movimenti sospetti, soprattutto per orario e intensità, più volte riferiti anche da alcuni residenti. Ben presto l'inchiesta si è allargata ad altri insospettabili condomini, anche in Comuni limitrofi. Gli investigatori hanno effettuato decine di appostamenti e pedinamenti, agendo come veri e propri clienti, navigando su siti internet notoriamente dedicati agli incontri sessuali, presentandosi nelle abitazioni individuate e fingendo, nella fase iniziale del controllo, di chiedere le prestazioni sessuali offerte.

E' stato così possibile

accertare il modus operandi dei criminali: i clienti venivano adescati quasi sempre attraverso fantasiose inserzioni sui siti internet dedicati come "bakeka incontri" o "piccole trasgressioni", nei quali erano indicati i nomi d'arte delle "escort" come Eva, Yuliana, Alexandra, Jessica. Gli agenti del Commissariato di Ventimiglia, diretti da Saverio Aricò, sono riusciti a creare una mappa di queste case di appuntamenti, che sorgevano in zone residenziali di Ventimiglia, Vallecrosia e Bordighera. Una ventina le donne dedite alla prostituzione provenienti da Colombia, Venezuela, Repubblica Dominicana e Cina, con età comprese tra i 18 e i 52 anni.

Tra loro anche

una donna italiana di mezza età. Le tariffe erano diversificate a seconda della prestazione richiesta o aggiornate in riferimento alla durata richiesta dell'incontro. Otto le case d'appuntamento scoperte, quasi sempre affittate da locatori poi risultati essere all'oscuro di quanto si verificava nei loro appartamenti.

Tra i cinque indagati

anche un agente immobiliare italiano. In una casa di sua proprietà, sul lungomare di Vallecrosia, si offrivano in vendita due donne colombiane, irregolari, che sono poi risultate attive anche in molti altri comuni liguri. Dovrà rispondere anche di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. C'è, quindi, un ecuadoriano, nella cui abitazione di Ventimiglia la polizia ha trovato all'opera due donne, sue connazionali, una delle quali era la moglie.

L'uomo, 30 anni, ha ammesso di mantenersi grazie al lavoro della consorte. Una prostituta colombiana è stata indagata per favoreggiamento della prostituzione ed esercizio arbitrario della professione medica. Aveva messo a disposizione di una connazionale la sua abitazione, per prostituirsi, e si spacciava per medico, anche con i clienti, senza aver mai conseguito la relativa abilitazione.

Una cinquantenne di nazionalità cinese

, che lavorava in un appartamento di Bordighera, è stata sottoposta ad indagine per il reato di favoreggiamento personale avendo contribuito a ostacolare e depistare le indagini volte ad individuare la persona che la sfruttava come prostituta. Quasi tutte le donne individuate hanno confermato di prostituirsi per soddisfare esigenze economiche e hanno ammesso di avere una numerosa e affezionata clientela. Sono risultate quasi tutti ufficialmente disoccupate.

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