Ponte ex ferrovia: spunta il percorso (pericoloso) alternativo scovato dai cittadini
Ecco la bozza di tracciato ideata dal gruppo FB "Arma...Risorgi!"

Un aggiornamento sull'intricato e dibattuto caso dell'abbattimento del ponte dell'ex ferrovia tra Arma di Taggia e Riva Ligure e conseguente chiusura per 11 mesi del tratto di pista ciclabile che vi corre sopra, vito lo stralcio dal progetto di una passerella che avrebbe dovuto, temporaneamente, collegare le sponde. I cittadini scovano un percorso alternativo, che, allo stato dell'arte, manca all'appello "istituzionale". A conti fatti, può essere solo uno spunto di lavoro, ma allo stato attuale, presenta evidenti criticità e rischi.
Il percorso alternativo dopo il "niet" alla passerella
L'idea è solo una bozza pertanto è fondamentale non applicarla ancora, partorita dall'attivismo del gruppo FB "Arma...Risorgi!". In sostanza, prevederebbe di saltare sia il cantiere per la demolizione del ponte che quello per la messa in sicurezza degli argini della Foce dell'Argentina, nel medesimo ambito PNRR e di ricollegare entrambe le sponde del corso d'acqua per pedoni e ciclisti. Sfrutterebbe l'armese Via Oro per immettersi in via Nuvoloni e sulla sponda destra dell'Argentina oltre il cantiere argini, proseguire sulla ciclabile che già esiste lungo la provinciale 548 fino al ponte nei pressi dello stadio Sclavi. Dall'altro lato del torrente, si proseguirebbe lungo la sponda fino a imboccare via Prati. Il passaggio sull'Aurelia, sarebbe necessario, ma contenuto. E oltretutto, il percorso mantiene comunque un certo livello di rischio, soprattutto nel lato Riva per via della viabilità ristretta in via Prati e dal fatto che il passaggio sull'Aurelia c'è lo stesso. Pertanto lo sconsigliamo.
«Quello che sembra strano - scrivono dal gruppo - è che dovevano essere gli amministratori dei due comuni interessati, a valutare tutte le opzioni compreso un percorso alternativo, ma questo non è stato fatto, fino ad oggi solo parole e gli uni contro altri scambiandosi accuse. Arma ha bisogno di qualcuno che crea ponti, non li abbatte, noi ci poniamo come costruttori di ponti , come muratori che vogliono ricostruire Arma e farla risorgere, ci vuole umiltà, e tanto lavoro, e soprattutto collaborazione tra cittadini e comune ed è questo il ponte che noi vogliamo costruire. Mettere i cittadini e Arma in primo piano...per farla risorgere».
Nei giorni scorsi, a ridosso della chiusura del tratto di ciclabile (giovedì) era stato lo stesso sindaco di Taggia, Mario Conio, a comunicare ai cittadini l'amara necessità di considerare "Arma e Riva come capolinea della ciclabile", in mancanza di un percorso alternativo sicuro per tutti. Il sindaco aveva sottolineato come il passaggio sull'Aurelia fosse consigliato esclusivamente a ciclisti esperti, assolutamente inadatto a famiglie e "amatori" e al momento rimane l'ipotesi più saggia. Nel frattempo, i cittadini preparano una manifestazione di protesta contro il progetto - ideato per abbassare il rischio di piena della problematica Foce dell'Argentina - guidata dall'ex consigliere comunale Jacopo Siffredi (Progetto Comune), mentre Giuseppe Federico (Progettiamo il Futuro) punta il dito: «La giunta sapeva da febbraio che non ci sarebbe stata nessuna passerella». Accusa respinta al mittente dal sindaco Conio. L'articolo completo sulle polemiche in edicola con la Riviera (anche digitale).