PORTO IMPERIA: 84 TITOLARI DI POSTI BARCA INDAGATI PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DEMANIALE

PORTO IMPERIA: 84 TITOLARI DI POSTI BARCA INDAGATI PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DEMANIALE
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Imperia - Sono 84 gli avvisi di garanzia spiccati dalla Procura di Imperia nei confronti di altrettanti proprietari di posti barca accusati di occupazione abusiva demaniale per non aver ancora stipulato il contratto con il gestore del porto, la società Go Imperia e non aver saldato le spese relative agli oneri di gestione. La vicenda ha inizio il 18 giugno del 2014, quando la Go Imperia subentra (nella gestione del porto) alla "Porto di Imperia spa", l'ex concessionaria delle are portuali, dichiarata fallita. Così come viene dichiarata fallita anche la società "Acquamare srl" - che fa capo all'imprenditore Francesco Caltagirone - proprietaria al 33 per cento della Porto di Imperia. Cosa succede. I titolari dei posti barca avevano acquistato le concessioni da Acquamare, stipulando il contratto di utenza con la Porto di Imperia.

Con il fallimento delle due società, decadono anche i contratti e le concessioni e Go Imperia, pur offrendosi di mantenere la titolarità dei posti barca, chiede, tuttavia, ai circa duecento titolari di sottoscrivere un nuovo contratto di gestione.

Malgrado i numerosi solleciti, trasmessi negli anni, sono davvero pochi quelli che hanno risposto in maniera positiva. Se nei confronti di 84, infatti, la Go Imperia (rappresentata dall'avvocato Enrico Panero) ha depositato denuncia-querela per l'occupazione del suolo pubblico; nei confronti di un'altra ottantina è stata avviata azione civile. Una quarantina soltanto sono i titolari dei posti barca che hanno risposto positivamente, aprendo un nuovo contratto e pagando gli oneri di gestione che avrebbero comunque dovuto versare anche alla Porto di Imperia.

Dal giugno 2014 ad oggi, mancano nelle casse di Go Imperia circa quattro milioni di euro, più o meno equivalenti all'importo che i titolari dei posti barca avrebbero dovuto versare negli anni per le spese di gestione. Ma non finisce qui.

C'è anche chi ha acquistato il posto barca, affittandolo a terzi (che a loro volta non hanno stipulato alcun contratto con Go Imperia). In questo caso,la Procura potrebbe anche intravedere gli estremi della truffa. Non si esclude, come futuro passo del Tribunale di Imperia, il sequestro cautelativo dei natanti ormeggiati in porto.

Fabrizio Tenerelli

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