Presidio fuori dal Comune per le maxi bollette e la privatizzazione di Rivieracqua
Intanto, nel palazzo del municipio, si svolge il Consiglio comunale. la questione acqua "cassata" dalla giunta
Circa 50-60 persone, questo pomeriggio, si sono date appuntamento a Imperia, di fronte al palazzo del Comune, per protestare contro la privatizzazione della società che gestisce il servizio idrico integrato e i conguagli retroattivi di Rivieracqua.
Presidio fuori dal Comune di Imperia contro privatizzazione Rivieracqua e maxi bollette
Il tutto, mentre nella sala del palazzo si sta svolgendo il Consiglio comunale. Tra i leader della protesta anche Mauro Giampaoli del Coordinamento Imperiese per l'Acqua Pubblica (Cimap). «La privatizzazione di Rivieracqua è il vero nocciolo della questione- ha dichiarato- . Le bollette che hanno toccato la carne viva degli abitanti in questo territorio è solo la punta dell'Iceberg. Una privatizzazione che nel corso degli anni è stata preparata e che oggi si concretizza con l'ingresso paventato di un socio privato (al 48%, con amministratore delegato, gara d'appalto in estate.). E' quello che vogliamo fortemente scongiurare e lo faremo in questo presidio e a seguire. Siamo per l'acqua pubblica, siamo quelli che hanno raccolto le firme per il referendum dl 2011 e non vogliamo che ci scippino una gestione che in questi anni ha subito attacchi da parte di altre società e richieste di fallimento».
Al presidio partecipano vari comitati di Andora e Imperia e coordinamenti di cittadini di Taggia: “Contro tutti” e “Resisterexesistere”. «La giunta Scajola ha negato di portare all'ordine del giorno la tematica dell'acqua- aveva chiosato Luca De Pasquale, tra gli organizzatori del presidio, candidato a Sanremo "cassato" dal Tar, unico in provincia- , come richiesto da alcuni consiglieri d’opposizione - afferma De Pasquale -. La situazione idrica nella provincia sta diventando insostenibile per tutti i suoi cittadini, tra disservizi aumenti e privatizzazione alle porte, la situazione è molto preoccupante e i Cittadini sino inascoltati. Chiediamo di essere ascoltati e di rispettare il Referendum abrogativo del 2011”.
Nello specifico, nel mirino dei manifestanti, oltre alla privatizzazione, seppur parziale, del servizio, anche le delibere del 2023 firmate dal Commissario per l'Ato Idrico Claudio Scajola (sindaco di Imperia e presidente della Provincia) che hanno sancito l'introduzione di una tariffa unica per disboscare la giungla di decine di importi diversi e i conguagli adeguati agli aumenti, ma retroattivi per gli anni 2022-23 con stangate anche fino a 12mila euro.
Alcuni manifestanti hanno guadagnato l'accesso alla sala del Consiglio. Luca De Pasquale, ormai ex candidato sindaco, allontanato dall'aula dalla Polizia Municipale.
Gli scatti