Presunta mazzetta di 5000 euro per il permesso di soggiorno, l'immobiliarista kazaka risponde al gip
Il gip Anna Bonsignorio di Imperia ha convalidato stamani l’arresto di Yelena Vtulkina, arrestata con l’accusa di corruzione

Il gip Anna Bonsignorio di Imperia ha convalidato stamani l’arresto di Yelena Vtulkina, conosciuta come "Elena", di origini kazake, arrestata con l’accusa di corruzione per avere versato, secondo l’accusa, una mazzetta di 5.000 euro al sostituto commissario della questura di Imperia, Luigi Mingherlino, anch’egli finito in carcere, in concorso, per agevolare il rilascio del permesso di soggiorno a un russo.
Stamani si è svolto l’interrogatorio di convalida dell'arresto
durante il quale la donna ha risposto alle domande del gip, alla presenza del pm Veronica Meglio. “E’ una vicenda complessa, ed è stato un interrogatorio sentito. La mia assistita ha risposto alle domande, che le sono state rivolte - ha affermato il suo difensore, l’avvocato Luca Fucini -. Lo stato d'animo è facile da intuire: è affranta, non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione di questo genere. Ho chiesto una misura alternativa, in quanto ritengo che al momento non sussistano gli elementi richiesti dal codice per una misura così afflittiva come la detenzione in carcere, in subordine ho chiesto i domiciliari e adesso il giudice deciderà sui questi punti”.
Vtulkina, arrestata in flagranza assieme a Mingherlino
dopo la consegna della presunta “mazzetta”, al quartiere Parasio di Imperia, è titolare di un’agenzia immobiliare nel centro di Sanremo, alla quale la polizia ha apposto i sigilli. Nell’indagine sono indagati anche il poliziotto Andrea Riopi dell’ufficio stranieri del commissariato di Sanremo; Fatima Samri e Svetlana Ignatova, quest’ultime come referenti di agenzie di pratiche per stranieri.
Fabrizio Tenerelli