Problema igienico sanitario per i migranti in stazione, comitato scrive al Prefetto
Il comitato San Secondo di Ventimiglia ha scritto al prefetto di Imperia, Alberto Intini e, per conoscenza, al sindaco Gaetano Scullino

Il comitato San Secondo scrive al Prefetto
Il comitato San Secondo di Ventimiglia ha scritto al prefetto di Imperia, Alberto Intini e, per conoscenza, al sindaco della città di confine, Gaetano Scullino e alla polizia ferroviaria, per evidenziare le "criticità legate alla presenza irregolare e continuativa di migranti nella sede ferroviaria della stazione di Ventimiglia".
"(...) Da diversi mesi questa importante struttura è diventata un autentico campo di bivacco per migranti ed extracomunitari - è scritto nella missiva, a firma del presidente del comitato Santo Russo - che stazionano tranquillamente in più punti della stessa, senza averne alcun rispetto ed avendola anzi ormai ridotta ad una vera e propria discarica a cielo aperto".
Un problema igienico sanitario
I cittadini evidenziano pure il problema sanitario: "Oltre al comprensibile disagio che ciò provoca alle famiglie che transitano per le vie prospicienti i binari, è evidente che questo stato di cose ha innescato un grave problema igienico-sanitario, dal momento che coloro che si sono stabiliti in quell'area, in mancanza di apposite strutture, espletano i loro bisogni fisiologici direttamente in loco e senza alcuna riservatezza". Nella missiva gli abitanti menzionano pure la Caritas: "E poi, perché non intervenire anche nei confronti della Caritas? Si potrebbe suggerire agli operatori di tale ente di essere disponibili a fornire i pasti solo previo recupero dei contenitori usati!".
Il testo integrale della missiva
Eccellentissimo Signor Prefetto,
mi permetto di rivolgermi a Lei non solo in rappresentanza del Comitato di Quartiere, che ho l'onore di presiedere, ma anche e soprattutto su indicazione di numerosi residenti del quartiere di San Secondo, che da qualche tempo si trovano davanti agli occhi, e lo scrivo nel senso letterale del termine, un nuovo vistoso ed oltremodo preoccupante problema.
Le faccio innanzi tutto presente che il nostro quartiere, posto ai piedi della prima linea di colline alle spalle di Ventimiglia, praticamente per tutta la sua lunghezza fronteggia la stazione ferroviaria, la quale, per ragioni storiche e logistiche, presenta dimensioni notevoli.
Ebbene, da diversi mesi questa importante struttura è diventata un autentico campo di bivacco per migranti ed extracomunitari, che stazionano tranquillamente in più punti della stessa, senza averne alcun rispetto ed avendola anzi ormai ridotta ad una vera e propria discarica a cielo aperto.
Oltre al comprensibile disagio che ciò provoca alle famiglie che transitano per le vie prospicienti i binari, è evidente che questo stato di cose ha innescato un grave problema igienico-sanitario, dal momento che coloro che si sono stabiliti in quell'area, in mancanza di apposite strutture, espletano i loro bisogni fisiologici direttamente in loco e senza alcuna riservatezza.
A tutto ciò si aggiunge un altro indecoroso spettacolo: è del tutto visibile infatti la moltitudine di contenitori per alimenti, che vengono abbandonati senza scrupolo, una volta consumato il pasto offerto dai diversi enti caritatevoli, sul luogo ove queste persone hanno mangiato, senza che gli stessi nutrano la benché minima preoccupazione di raccoglierli e depositarli subito dopo in un luogo opportuno.
Tutto ciò ha portato alla situazione che ben viene documentata nelle foto e nei video che, a semplice richiesta, saremmo in grado di inoltrarle, ma il cui contenuto Lei può facilmente intuire.
Signor Prefetto, credo veramente che Ventimiglia e la sua stazione ferroviaria, per la quale ci auguriamo tornino al più presto a transitare nuovamente turisti desiderosi di visitare le bellezze dei nostri luoghi, meritino una condizione di presentabilità e di vivibilità ben superiore a quella attuale, che è decisamente misera.
Mi rendo conto delle difficoltà intrinseche che bisognerà affrontare a fronte di un auspicato intervento Suo e dell'Amministrazione Comunale di Ventimiglia, che ci legge in copia, così come posso immaginare l'ovvia ed immediata risposta a quanto riferitoLe, e cioè come la stessa autorità prefettizia da Lei rappresentata possa incontrare notevoli difficoltà di fronte a questa situazione di profondo degrado.
Tutti noi siamo consci che la competenza di qualsivoglia intervento riguardi in primis, e forse esclusivamente, l'Ente Ferrovie, ma riteniamo che in una simile circostanza anche l'alto Ufficio che Lei rappresenta possa e debba quantomeno far sentire la propria autorevole voce.
E poi, perché non intervenire anche nei confronti della Caritas? Si potrebbe suggerire agli operatori di tale ente di essere disponibili a fornire i pasti solo previo recupero dei contenitori usati!
E la Polizia Ferroviaria, che ci legge anch'essa in copia? Qual'è oggi il suo ruolo in zona? Possibile che non sia stata ancora messa in condizione di porre un freno ad una tale indecenza, ma soprattutto di cercare di risolvere questa situazione di estremo pericolo, che si è innescata anche e soprattutto per gli stessi migranti?
In definitiva ci auguriamo che al più presto l'attuale stato di cose possa conoscere un sensibile miglioramento, prima che i problemi sopra esposti diventino del tutto ingestibili.
Termino ringraziando in anticipo Lei ed i Suoi collaboratori per tutto quanto potrà essere fatto nella circostanza nell'ottica dell'affetto che tutti noi proviamo per la nostra amata Ventimiglia.
La prego da ultimo di gradire distinti saluti e l'augurio per un proficuo lavoro per tutta la nostra Provincia.






