Taggia

Progettiamo il futuro all'attacco: «Sono almeno 80 le pratiche firmate dallo studio di Conio»

"Il problema è che il sindaco continua a fare l'architetto sul territorio comunale e non può farlo"

Progettiamo il futuro all'attacco: «Sono almeno 80 le pratiche firmate dallo studio di Conio»
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Trecento documenti protocollati, riferiti ad almeno 80 pratiche che portano "la firma" dello studio del sindaco di Taggia, Mario Conio. Prima in associazione con il padre, deceduto nel 2020, con il quale condivideva la partita Iva. Questo il risultato dell'accesso agli atti richiesto dal gruppo di opposizione Progettiamo il Futuro (Gabriele Cascino, Giuseppe Federico e Davide Caldani), presentato nello studio dell'avvocato Cascino oggi pomeriggio.

 

Progettiamo il Futuro: «Ottanta pratiche firmate dallo studio di Conio»

Nei documenti, si evince che in alcuni casi, progettista o direttore dei lavori era lo stesso sindaco, in altri, il padre Francesco. Secondo i consiglieri di opposizione, che citano l'Anac e il Tuel (Testo Unico degli Enti Locali), non è solo una questione di opportunità, ma anche una questione di rilevanza legale. Secondo il comma 3 dell'articolo 78 è precluso a sindaci e assessori competenti (alcuni pareri dicono anche ai consiglieri) di esercitare la professione di architetto, ingegnere o geometra sul territorio comunale. Questo per garantire la trasparenza della res publica ed evitare che gli amministratori risultino avvantaggiati.

«È probabile- spiega l'avvocato Cascino- che una pratica presentata dal sindaco venga approvata. Tra queste 80, nessuna è stata rifiutata. Sappiamo che alcune sono anche passate in giunta. Non sappiamo se il primo cittadino si sia astenuto dall'approvazione. Abbiamo richiesto tutte le delibere per verificare». Nel frattempo, il gruppo di opposizione ha segnalato l'attività del sindaco al segretario generale del Comune di Taggia, al Prefetto Valerio Massimo Romeo e all'Anac. «Non compete a noi verificare i termini di legge, lo faranno le autorità competenti» ha aggiunto.

 

Il botta e risposta tra sindaco e opposizione

La vicenda è un ulteriore capitolo della querelle tra sindaco e opposizione che, nei giorni scorsi, aveva segnalato alla stampa due pratiche, del gennaio 2024, in cui il sindaco figura, oltre che nella sua veste istituzionale, come proprietario degli immobili in oggetto e progettista. Si era difeso asserendo che fosse ridicolo che non potesse ristrutturare la sua casa. «Continuano a scavare nella mia vita privata - aveva detto- sperando di trovare del marcio. Non riusciranno».

 

La risposta di Progettiamo il Futuro: «Il problema- spiega Cascino- non sono le due pratiche per le sue proprietà. Sono le altre 72. Le ultime, che abbiamo segnalato provocatoriamente, sono solo la punta dell'iceberg. Il problema è che il sindaco continua ad esercitare la sua profession sul territorio comunale e, secondo la legge, non lo può fare. Anche perché se ne arricchisce. Lui stesso, nel 2017, diceva che non solo si sarebbe sospeso dall'Ordine fintanto che avesse ricoperto la carica, ma avrebbe chiesto anche al padre di fare altrettanto».

Davide Izetta

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