Progetto Blue Box: scuola di legalità al Liceo Aprosio

I rappresentanti della Polizia di stato hanno illustrato agli allievi del Liceo Aprosio le modalità con le quali è condotto il progetto

Progetto Blue Box: scuola di legalità al Liceo Aprosio
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Incontro al Liceo Aprosio

La Polizia di Stato prosegue con le attività volte a combattere tutte le possibili forme di illegalità connesse al mondo giovanile e alle situazione di disagio che a volte lo caratterizzano. L’iniziativa, già sviluppata dalla Polizia nei giorni scorsi a Imperia e San Remo, oggi è stata estesa anche a Ventimiglia e continuerà con incontri mirati e ripetuti momenti di confronto. L’ambizioso obiettivo della campagna promossa dalla Direzione Centrale Anticrimine in collaborazione con la Direzione Centrale di Sanità è soprattutto quello di prevenire le azioni connotate dal cosiddetto “bullismo”, le condotte associate alla consumazione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, i fenomeni di
autolesionismo e, più in generale, ogni forma di violenza fisica o psicologica espressa, quest’ultima, anche con l’utilizzo a volte inconsapevole o illegale del web. Azioni queste che nella pratica si rivelano purtroppo molto diffuse tra i giovani e che sono invariabilmente caratterizzate da un unico comune denominatore: artefici e vittime sviluppano progressivamente apatia, perdita di senso, distacco dalla realtà, dolore, sofferenza, malattia e, in casi estremi, la morte.

I dettagli del seminario

Questa mattina all’interno del plesso scolastico liceale di via Don Bruno Corti erano presenti i referenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ventimiglia e della Polizia Postale della Sezione di Imperia, oltre un operatore della Polizia Scientifica. Gli istituti che sono stati coinvolti per questa giornata sono i licei classico, scientifico e linguistico dell’istituto A. Aprosio. Gli operatori della Polizia di Stato hanno il compito di divulgare i principi fondamentali della democrazia e della convivenza civile stimolando la curiosità e il dialogo con dimostrazioni pratiche e utilizzando allo scopo anche foto, video e documenti provenienti dalla reale attività di Polizia.
Con uno sforzo di semplificazione e chiarezza i poliziotti tentano di trasmettere l’importanza del rispetto dei doveri senza il quale i diritti corrispondenti diventano inconsistenti e illusori e la civile convivenza si trasforma in affannosa incivile sopravvivenza.

Progetto Blue Box

​Una novità assoluta sarà rappresentata dalla “Blue Box”, una cassetta sigillata, di colore blu, come il colore istituzionale della Polizia di Stato, che verrà collocata proprio nei luoghi frequentati dagli studenti, in un apposito spazio che garantisca la riservatezza degli utilizzatori.
Le “Blue box” serviranno a raccogliere segnalazioni, anche anonime, suggerimenti o richieste di aiuto sui tutti i temi critici legati alle questioni giovanili. Al termine del periodo prescelto gli Agenti di Polizia vaglieranno con attenzione le indicazioni ricevute per corrispondere in maniera adeguata alle eventuali richieste di aiuto. Si offre così la possibilità di contattare la Polizia di Stato, in maniera indiretta ed eventualmente anonima, comunicando tutte le situazioni di disagio subite nel tentativo di fare emergere, almeno parzialmente,
quell’area sommersa in cui persistono episodi di bullismo e cyber-bullismo, violenza di genere, stati di abbandono, il consumo di sostanze dannose come l’alcol e gli stupefacenti, tragici giochi di ruolo e contesti di disagio familiare.

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