Protesta davanti al consolato francese di Ventimiglia: "Durov come Assange". Video
Il presidente di Resistenza Radicale, Davide Tutino, ha esposto un cartello davanti alla sede del consolato francese di Ventimiglia
Il cartello è stato esposto davanti al consolato francese di Ventimiglia
“Pavel Durov è un detenuto politico come Julian Assange, liberatelo. Noi tutti siamo detenuti politici, liberiamoci". E’ la frase (scritta in lingua francese) contenuta in un cartello esposto nel pomeriggio davanti al Consolato francese di Ventimiglia dal presidente di Resistenza Radicale, Davide Tutino, in risposta all’arresto di Pavel Durov, il fondatore di Telegram fermato, ieri sera, dalle autorità francesi non appena sceso dal suo aereo privato sulla pista dell'aeroporto parigino di Le Bourget, al quale sono contestate diverse accuse, principalmente legate alla gestione della piattaforma e alla sua presunta complicità in attività illecite che si svolgono al suo interno.
L'intervento di Davide Tutino
“Questo arresto - ha aggiunto - suggella il passaggio dello spazio europeo attraverso il ‘digital service act’ a un sistema totalitario di controllo digitale, in quanto costituisce una esplicita minaccia: chi non fornisce allo Stato e dunque ai servizi di intelligence i nomi dei propri utenti, sarà perseguitato con gravi accuse”
E conclude: “Come Resistenza Radicale abbiamo già anche agito in violazione delle sanzioni europee alla Russia, esportandovi pubblicamente dei beni e non avevo lo stesso timore che ho, adesso, a recarmi in Francia". Tutino, che è docente di filosofia a Roma e sindacalista della Federazione italiana sindacati intercategoriali (Fisi), ha infatti annunciato che si recherà oltrefrontiera per una analoga protesta.
Fabrizio Tenerelli