Provvedimento di espulsione per due giovani irregolari

La Polizia di Stato prosegue con gli allontanamenti dal territorio italiano di tutti i soggetti privi dei requisiti che ne legittimano il soggiorno

Provvedimento di espulsione per due giovani irregolari
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L’attività della Polizia di Stato in materia di rimpatri ed allontanamenti di persone irregolari e pericolose per la sicurezza pubblica prosegue con costanza.
Anche questa settimana i posti di controllo effettuati dalle Squadre Volanti della polizia hanno consentito di individuare alcuni individui privi dei requisiti richiesti dalla legge per il soggiorno sul nostro territorio. Gli stranieri irregolari sono stati  accompagnati negli Uffici della Questura per la verifica delle loro posizioni.
Nei confronti di due giovani della Moldavia sprovvisti dei documenti e dei titoli di soggiorno, è scattato il provvedimento di espulsione dal territorio.
In esecuzione dello stesso, il Questore di Imperia ha emanato un ordine di accompagnamento alla frontiera e nella giornata di ieri i due stranieri irregolari sono stati  imbarcati sul volo diretto a Chisinau, capitale della Repubblica della Moldavia.

Una vicenda più delicata riguardava invece una donna peruviana, che a seguito di un decreto di espulsione con accompagnamento alla frontiera e in attesa di esecuzione dello stesso, non ha ottemperato all’obbligo di firma rendendosi irreperibile.

La straniera si è ripresentata poi nei giorni scorsi all’Ufficio Immigrazione per depositare una richiesta di protezione internazionale, dietro suggerimento di un avvocato.
Premesso che la Polizia di Stato è competente solo a ricevere le domande di protezione internazionale, essendo rimessa la decisione nel merito ad una commissione ad hoc, tuttavia la
storia della donna, che affermava di essere partita dalla città di Lima solo perché “in Perù non guadagno molto”, induceva a ritenere che la sua richiesta fosse solo strumentale ad evitare
l’espulsione. Al fine di chiarire la sua posizione, si è proceduto al suo trasferimento al CPR di Roma, ove il Tribunale ha convalidato il provvedimento ritenendo sussistente un concreto pericolo di fuga della donna in ragione della strumentalità della sua richiesta.

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