PUGNI E CALCI IN CALATA CUNEO: LA PRECISAZIONE DEGLI ORGANIZZATORI DI SAN GIOVANNI

PUGNI E CALCI IN CALATA CUNEO: LA PRECISAZIONE DEGLI ORGANIZZATORI DI SAN GIOVANNI
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IMPERIA - A stretto giro di posta arrivano le precisazioni da parte del Comitato di San Giovanni, per voce di uno degli organizzagori, Paola Savella: "Associare San Giovanni d'Ineja a quanto è avvenuto oggi non è corretto. Alle quattro del pomeriggio gli stand sono ancora chiusi, aprono alle sei, Calata Cuneo era completamente deserta a quell'ora salvo alcuni ragazzini che si recavano al mare e gli standisti che se le sono date".

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Continua Paola Savella:"L'aggressione non è avvenuta nel cuore della festa in mezzo alle persone, siamo in un periodo delicato per quanto riguarda la sicurezza, vorremmo non avere guai con la Questura". E conclude: "Sono giorni che l'aggressore apostrofa la moglie dell'israeliano chiamandola "ebrea" con fare dispregiativo, questa volta il marito deve aver reagito. E' successo tutto in un attimo, l'aggressione era terminata nel tempo che io ho impiegato a correre in ufficio a chiamare i carabinieri, attirata dalle urla della donna - specifica la Savella - Lo standista israeliano è un uomo più anziano rispetto all'aggressore che è anche ben piazzato fisicamente, deve aver intimato all'uomo di lasciare in pace la moglie e l'altro ha risposto colpendolo, anche con calci quando era già a terra".

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