"Quando la spiaggia pubblica sparirà, stabilimenti privati a porte spalancate per i benestanti"
La sinistra sanremese attacca "Maquillage confuso con salvaguardia: non è manutenzione rifare qualche metro di ringhiera"

Con una nota stampa Rifondazione Comunista, Sanremo Insieme, Sinistra Italiana e Rete Sanremo Solidale puntano il dito sulla gestione della spiaggia pubblica Tre Ponti, punto di ritrovo, durante l'estate, di numerosi giovani sanremesi e di tutto il circondario.
Spiaggia pubblica "Maquillage confuso con salvaguardia"
"Il "maquillage" confuso con la salvaguardia - si legge nella nota firmata dalla sinistra sanremese -. La spiaggia pubblica dei "Tre Ponti" totalmente dimenticata. Probabilmente la manutenzione del bene pubblico per questa amministrazione si riduce ad una semplice opera di ristrutturazione di qualche metro di ringhiera. Quasi un km di spiaggia sta morendo, la spiaggia dei ragazzi di allora come dei ragazzi di oggi. "
I problemi della spiaggia
"Una striscia di sabbia da anni compressa sempre di più tra un muro reso pericolante dalle mareggiate invernali - prosegue la nota- e un lembo di mar ligure maltrattato da una scarsa manutenzione del sistema fognario. Uno specchio d'acqua dove i natanti estivi gettano l'ancora dopo una estenuante navigazione partita da porto di Sanremo. Nel prossimo decennio si rischia che i nostri ragazzi vadano a crogiolarsi al sole, con precari equilibri, su taglienti scogli, senza alcun servizio e dove non sarà previsto alcuna assistenza balneare. Per i soliti benestanti le porte degli stabilimenti balneari privati saranno spalancate."
"Decisionismo da moti carbonari"
"Ma il rischio è ben più grave. Nel ben più ampio discorso della salvaguardia del territorio -spiegano in una nota- , occorre , e siamo già in netto ritardo, proteggere quel piccolo lembo di costa rimasto ancora pubblico. Occorrono barriere frangiflutti, per salvaguardare la spiaggia, la strada che è in costante movimento con danni alle condutture dell'acqua, ed aperture di voragini e di conseguenza la sovrastante pista ciclabile. Forse i costi potevano rientrare nell'affare , non per Sanremo, del Porto Vecchio. Il decisionismo incredibile di questa giunta -concludono-, che in una notte con un manipolo di uomini, da moti carbonari, in poche ore ha deciso tale scelta scellerata, non assomiglia in nulla , per tempi e volontà, a quello nel salvaguardare i beni pubblici."