Quattro condanne a Imperia per la bancarotta della Gold Italia

Si è chiuso, stamani, con quattro condanne, un'assoluzione e un'estinzione del reato per premorienza, il primo grado di giudizio

Quattro condanne a Imperia per la bancarotta della Gold Italia
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Bancarotta

Si è chiuso, stamani , davanti al giudice collegiale di Imperia, con quattro condanne, un'assoluzione e un'estinzione del reato per premorienza, il primo grado di giudizio al processo per la bancarotta fraudolenta della società "Gold Italia spa", che fino al 2009 produceva televisori e commercializzava beni elettronici. Personaggio chiave dell'inchiesta era Biagio Parlatore (3 anni e 9 mesi), che è stato amministratore della società e socio di maggioranza, fino al giugno del 2008, quando la società è stata venduta alla ditta Radiomarelli.

Assolto perché il fatto non sussiste

dall'accusa di bancarotta per operazioni dolose: in particolare per aver inscenato una "frode carosello" e per aver evaso 29 milioni di euro di imposte, determinando il fallimento della società, è invece stato condannato per due dei quattro capi di imputazione relativi a una distrazione di denaro per complessivi un milione di euro: Alla fine, ha dovuto rispondere per due episodi da 2.500 e da 9.600 euro; per gli altri due è stato assolto per non aver commesso il fatto. "Siamo molto sereni - ha affermato l'avvocato, Alessandra Mandolesi, legale di Parlatore - per i due fatti contestati al mio assistito ricorreremo in appello".

Le altre condanne

hanno riguardato gli amministratori e consiglieri di amministrazione della Gold Italia, successivamente al passaggio di proprietà: Giona Caporossi (4 anni), Vincenzo Antonio Gioia (4 anni) e Bruno Caretta (4 anni). Sono tutti accusati, a vario titolo, di diverse distrazioni di denaro e di altri reati finanziari collegati alla bancarotta. L'assoluzione è avvenuta per un sindaco della società, Lorenzo De Lorenzi.

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