COLD CASE SVEZIA

Quel livido sul collo di Sargonia e la confessione all'amica: "Voleva strangolarmi"

“Nei giorni precedenti la scomparsa, era disperatissimo. Diceva che si sarebbe pentita di averlo lasciato e che sarebbe scomparsa”.

Quel livido sul collo di Sargonia e la confessione all'amica: "Voleva strangolarmi"
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Nei giorni precedenti la scomparsa, mi ha chiamato, era disperatissimo. Mi diceva che si sarebbe pentita di averlo lasciato e che sarebbe scomparsa”.

A parlare è Alma Segura, amica intima di Sargonia Dankha, scomparsa il 13 novembre del 1995, a Linköping, in Svezia. Queste le parole rese durante la lunga deposizione, come teste, davanti alla Corte di Assise, al processo per omicidio contro Salvatore Aldobrandi “Samuel” (così sai faceva chiamare in Svezia).

A interrogarla è stato il pubblico ministero Maria Paola Marrali

che ha voluto confrontare le risposte date oggi, in udienza, con quelle rese il 23 novembre del 1997, poco dopo la scomparsa di Sargonia. Alma dichiarò nell’allora deposizione quanto le disse Samuel ovvero che nessuno avrebbe avuto Sargonia, anche se fosse stato costretto ad ucciderla. Ricorda pure le tantissime telefonate ricevute da Aldobrandi, nei due giorni antecedenti la scomparsa.

Il livido sul collo e la confessione all'amica

Urlava ed era disperato al telefono, perché diceva che con Sargonia sarebbe finita”. C’è poi la vicenda di quel livido sul collo di Sargonia, che Aldobrandi ha confermato di aver procurato; fu poi la ragazza, però, a confessare all'amica che quel giorno tentò di strangolarla. Alla Corte e alla pubblica accusa Alma (all’epoca diciassettenne) ha raccontato di conoscere Samuel, perché il proprio fidanzato dell’epoca lavorava come dj nel locale di quest’ultimo, che si chiamava Maxime.

Ha anche detto di conoscere Sargonia da alcuni anni

e di essere stata molto amica del fratello di lei, morto per un malore improvviso circa un anno prima della sua scomparsa. E fu proprio ijn quell’ultimo anno che il rapporto di amicizia tale due ragazze si consolidò.

“Quando lui è venuto a mancare, io e Sargonia ci siamo avvicinate molto. Eravamo amiche strette”. Riguardo al rapporto tra Sargonia e Samuel, Alma ha detto: “Lui esercitava il controllo su di lei e la maltrattava. Non era un bel rapporto e non mi piaceva come persona”. E poi: “Era solito comparare tante cose per renderla felice e contenta, ma nei miei ricordi esercitava molto controllo: voleva sapere dove fosse, dove stesse andando”.

Risulta, inoltre, che Aldobrandi chiese in un’occasione ad Alma

come fare per potersi tenere Sargonia e Alma gli rispose: “In ogni caso, non potrai farla restare, picchiandola”. Ma l’aspetto più importante è che: mentre Domenica era disperato e aveva un atteggiamento maniacale, dicendo che Sargonia si sarebbe pentita di lasciarlo. “Dopo la scomparsa, l’ho incontrato (Aldobrandi, ndr) e aveva un comportamento completamente diverso,  di nonchalance, non dava nessuna importanza… diceva: ‘forse è a Stoccolma’. Questo era stridente con il comportamento che aveva nel passato. Il suo comportamento era proprio diverso, come dal giorno alla notte”.

Fabrizio Tenerelli

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