Episodio sconcertante

Ragazzino di 12 anni preso a calci e pugni perché ebreo. La dura condanna di Toti

Il 12enne sarebbe stato anche apostrofato con frasi antisemite

Ragazzino di 12 anni preso a calci e pugni perché ebreo. La dura condanna di Toti
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Sul caso è intervenuto il Presidente Toti a poche ore dalla Giornata della Memoria

"La notizia dell’aggressione al dodicenne insultato, preso a calci e sputi perchè ebreo da due ragazzine non può che indignarmi, ancora di più perché accaduto a poche ore dalla ricorrenza del Giorno della Memoria - queste le dure parole del Presidente della Regione Giovanni Toti  che continua -  Un gesto che non può essere tollerato, banalizzato e ignorato. È necessario che la società si unisca per trasmettere un messaggio contro la discriminazione in ogni sua forma perché le nuove generazioni non vengano cresciute in un clima di odio verso il prossimo. È un dovere di società civile e istituzioni insegnare loro il rispetto. Il ricordo della storia del nostro paese non può lasciare spazio a episodi di questo genere mentre è doveroso preservare e coltivare la memoria per prevenire episodi razzisti come questo”.

I fatti

L'episodio è accaduto domenica intorno alle 18.30 in un parco pubblico di Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Il 12enne, che si trovava con altri coetanei, senza motivo sarebbe stato prima invitato a tacere dalle due ragazze e poi apostrofato con frasi antisemite come "devi bruciare nei forni".

Dopo la discussione, le due ragazzine avrebbero preso a calci e pugni il 12enne che, tornato a casa, ha raccontando tutto al padre, il quale ha sporto denuncia ai Carabinieri

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