Regione sottoscrive nuova Carta dei Diritti della Bambina

La Carta dei Diritti della Bambina per contrastare la violenza di genere già dall'infanzia

Regione sottoscrive nuova Carta dei Diritti della Bambina
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Regione Liguria ha sottoscritto oggi il protocollo d’intesa per il riconoscimento della nuova Carta dei diritti della bambina che Fidapa BPW Italy ha promosso in difesa delle bambine e delle ragazze, per sensibilizzare l’opinione pubblica a contrastare la drammatica realtà della violenza di genere, ed educare alla parità di genere ed al rispetto fin dall’infanzia. A firmare il documento, la vicepresidente e assessore alla Sanità e Politiche sociali Sonia Viale, l’assessore alla Cultura e Pari Opportunità Ilaria Cavo e Grazia Mura, presidente del Distretto Nord Ovest di Fidapa Bpw Italia, alla presenza della consigliera Lilli Lauro, tra le promotrici dell'iniziativa.

Regione sottoscrive nuova Carta dei Diritti della Bambina

“Nonostante norme garantiste in materia di diritti umani – affermano la vicepresidente Viale e l’assessore Cavo – le bambine continuano purtroppo a trovarsi in una situazione di vulnerabilità che le espone ad essere vittime di violenza, di condizionamenti fisici e psichici che comportano la violazione dei loro diritti fondamentali. Basta pensare ai recenti casi di cronaca accaduti anche nel nostro paese o alla pratica dell’infibulazione oppure alle spose bambine. Vogliamo dire forte e chiaro basta allo sfruttamento e agli abusi di cui sono spesso vittime e garantire l’impegno di Regione per lo sviluppo di iniziative per il contrasto agli stereotipi di genere, con azioni che stiamo portando avanti nei progetti di orientamento scolastico fin dalle elementari, e ad ogni forma di discriminazione sociale, a tutela dei diritti e del futuro delle bambine di oggi, le donne di domani”.Regione ha inoltre approvato un argomento di Giunta che sottolinea l’importanza della Carta in quanto “sancisce principi morali e civili per promuovere la parità fra i sessi, per una valorizzazione delle differenze tra bambini e bambine e il superamento degli stereotipi che possono limitare la libertà di pensiero e di azione delle bambine in età adulta”.

La storia

La prima Carta dei Diritti della Bambina venne approvata durante il congresso della BPW Europa a Rejkjavik nel 1997, a seguito della drammatica condizione femminile denunciata a Pechino nella Conferenza mondiale sulle donne del 1995. Il documento, a differenza della Carta ispirata alla Convenzione Onu sui Diritti del fanciullo del 1989, costituisce la premessa fondamentale per l’affermazione e la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. Dopo circa 20 anni, la Carta è stata aggiornata, in considerazione delle normative specifiche introdotte nel mondo: la sua definitiva approvazione risale al 2016, al meeting delle Presidenti Fidapa durante la Conferenza europea di Zurigo.

La Carta

La nuova Carta dei Diritti della Bambina, che consta di 9 articoli, elenca i diritti della bambina ad essere protetta e tutelata da ogni forma di violenza fisica o psicologica, oltre che trattata con giustizia nella famiglia, nella scuola e nella comunità. Il documento sancisce inoltre il diritto di ogni bambina e ragazza all’istruzione, anche in materia di economia e politica, per consentirle di crescere come cittadina consapevole; il diritto ad essere informata ed istruita riguardo agli aspetti della salute, inclusi quelli sessuali e riproduttivi; il diritto di non essere strumento di pubblicità per prodotti che possano dare un’immagine lesiva della sua dignità.

“Come Fidapa e in particolare le sezioni genovesi e liguri – afferma Grazia Mura, presidente del Distretto Nord Ovest di Fidapa Bpw Italia - siamo orgogliose del fatto che Regione Liguria, sottoscrivendo il protocollo, condivida gli obiettivi che si propone la Carta dei Diritti della Bambina e che questa possa essere così diffusa tra le istituzioni pubbliche e private specialmente quelle che si occupano dell’educazione delle nuove generazioni”.

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