REPORTAGE: sulle tracce dell'anarchico Luca Dolce a Dolceacqua dove viveva
Un reportage a Dolceacqua dove è stato arrestato il presunto anarco-insurrezionalista Luca Dolce, qualcuno sussurrava dove forse viveva
Il reportage a Dolceacqua dove viveva Luca Dolce
Si sa che girava a Dolceacqua. La gente mormora in paese, ma nessuno dichiara apertamente di averlo incontrato, neppure di averlo visto. Quando mostriamo loro la foto sembrano letteralmente cadere dalle nuvole. Eppure qualcuno, in via strettamente confidenziale, ci sussurra la zona dove molto probabilmente abitava assieme ad altri più o meno giovani “alternativi”.
Parliamo di Luca Dolce, 37 anni, il presunto anarco-insurrezionalista
arrestato ieri a Dolceacqua, l’antico borgo medievale noto per il Castello dei Doria (ritratto anche da Monet) e l’imminente gemellaggio col principato di Monaco, oggi agli onori della cronaca come possibile rifugio di una anarchico di spicco del panorama nazionale, latitante da più anni.
La sua cattura da parte della polizia è avvenuta in piazza Garibaldi
nel centro del paese, fatalità, in una giornata di allerta arancione, in cui gran parte delle attività erano chiuse. “Non lo abbiamo mai visto”, commenta Nicola Raffo del Bip Caffè, situato a due passi dalla zona dell’arresto. E poi aggiunge: “Ieri tra l’altro eravamo chiusi per l’allerta”.
Stesso discorso per Angelo Fusaro della gelateria Monet
e per Federica Cacciatore del Bar Centrale. Anche il vicino tabaccaio non lo ha mai visto; così come Silvia dell’omonimo negozio di alimentari, più o meno davanti al quale è avvenuta la cattura di Dolce. Nessuno, insomma, si è mai accorto di lui, anche se in paese si dice che girasse con alcuni ragazzi un po’ “alternativi”, che fatalità sono spariti all’indomani della cattura.
Ma non è tutto. Una signora afferma di aver sentito diverse sirene, nel primo pomeriggio di ieri, pensando che fossero della protezione civile. Soltanto una persona, in via più che riservata, sostiene che il presunto anarchico viveva ospite di qualcuno, sulle alture del paese: dalle parti di zona Passerina, una località raggiungibile tramite una strettissima strada di collina, asfaltata, ma ugualmente sconnessa e a tratti senza protezioni aperta sul precipizio.
Dopo alcuni chilometri, finalmente, raggiungiamo località Passerina
immersa in mezzo agli ulivi, che sembrano usciti da un romanzo dello scrittore Francesco Biamonti. Una zona che domina tutta la vallata, caratterizzata da una fitta vegetazione e con case sparse. Difficile capire dove vivesse, ma oggi l’atmosfera che si respira è piuttosto tranquilla.
Fabrizio Tenerelli