Rinviati a giudizio due sospetti terroristi legati all'attacco a Charlie Hebdo
Alcuni membri della rete facevano selfie con l'attentatore poco prima dell'attacco nel settembre 2020

Secondo quanto riporta l'Ansa, due sospetti terroristi di origine pakistana, arrestati lo scorso anno, a Genova, sono stati rinviati a giudizio.
Rinviati a giudizio due sospetti terroristi
Si tratta di Alì Moksine, ancora latitante, e del capo della cellula Yaseen Tahir, 24 anni (rifugiato politico dal 2015, arrestato nel 2022 in Francia perché sorpreso in auto con un coltello, tornato a Chiavari e poi in Emilia Romagna), inizierà a settembre davanti alla Corte d'assise. I due sono accusati di far parte della rete di giovani pakistani, con quartier generale a Genova San Benigno (in cerca di armi e di una sede fissa), a sua volta legata a Zaheer Hassan Mahmoud, il 27enne che ha lanciato, a settembre 202, un secondo attacco alla sede del giornale satirico parigino Charlie Hebdo, ferendo due persone a colpi di mannaia. Altri otto pakistani avevano chiesto il rito abbreviato la scorsa primavera, e la sentenza arriverà probabilmente in autunno.
Digos smantella la cellula terroristica
L'anno scorso erano stati arrestati Yaseen Tahir, 24 anni, fermato a Reggio Emilia e ritenuto il capo, Ahmad Waqas, 32 anni, fermato a Chiavari, Tasawar Iqbal, 29 anni, a Genova, Noman Akram, 23 anni, preso a Firenze, Nauman Alì, 23 anni, fermato a Treviso; Shoeb Aktar, 27 anni arrestato a Bari, Raan Nadem detto "il maestro", 33 anni, bloccato in Francia. A questi si sono aggiunti due personaggi ritenuti minori estradati nei mesi scorsi dalla Francia.
Un selfie con l'attentatore davanti alla Tour Eiffel
Secondo quanto ricostruito dalla Digos, agli ordini del primo dirigente Riccardo Perisi e dal pubblico ministero Monica Abbatecola che coordina le indagini, la cellula sarebbe stata alla ricerca di armi e di una sede vera e propria nel territorio genovese. Sui social, la Polizia di Stato ha rinvenuto foto con machete, fucili e Kalashikov, nonché un "selfie" davanti alla torre Eiffel, alcuni mesi prima dell'attacco a Charlie Hebdo, che ritrae l'attentatore e alcuni dei mebri della sospetta cellula terroristica.