Ristoranti, palestre e spettacolo al vaglio dal Governo date e regole per la ripartenza

Al via il tavolo di lavoro del Governo per le prossime riaperture, prorogato lo stato di emergenza

Ristoranti, palestre e spettacolo al vaglio dal Governo date e regole per la ripartenza
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Misurare la temperatura all'ingresso, prenotazione obbligatoria, 2 metri di distanza tra un cliente e l'altro. Sono questi alcuni punti fondamentali per le prossime riaperture dei ristoranti e bar a cui sta lavorando il Governo Draghi. Ma non solo al vaglio anche le linee guida per palestre, cinema e teatri. Il 23 aprile sarà analizzato l’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità per controllare che la curva epidemiologica sia effettivamente in discesa e il 26 aprile sarà scritto il provvedimento che entra in vigore il 1° maggio. Il governo decreterà anche la proroga dello stato di emergenza, che scade il 30 aprile, per almeno due mesi.

Riapertura ristoranti a pranzo e cena

Le Regioni chiedono, così come riporta il Corriere della Sera,  la riapertura dei ristoranti a pranzo e a cena anche nelle zone rosse, privilegiando la prenotazione obbligatoria a meno che non si tratti di locali molto spaziosi. Tra le precauzioni raccomandate, la misurazione della temperatura all’ingresso, e il divieto di assembramento davanti ai locali . I nuovi protocolli prevedono «almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi al chiuso e almeno un metro all’aperto (giardini, terrazze, dehors). Per i bar e gli altri locali dove non ci sono posti a sedere si chiede di consentire «a un numero limitato di clienti per volta», assicurando la distanza di 2 metri tra le persone anche per le consumazioni al banco. Sì ai buffet, purché i clienti (e il personale) indossino la mascherina. Sì anche al gioco delle carte (con mascherina) e ai giornali.

Il Governo al lavoro per il decreto di Maggio

L’ipotesi fatta in queste ore dal governo prevede un percorso graduale prima di arrivare alla riapertura dei locali. Una delle ipotesi messe sul tavolo d discussione e suggerite anche dal Comitato tecnico scientifico c’è quella di cominciare con la riapertura dei ristoranti a pranzo in fascia gialla e dei bar che hanno la possibilità di far sedere i clienti al tavolo. Rimane la regola delle 4 persone per tavolo se non si tratta di conviventi. E la raccomandazione — quando possibile — a privilegiare le aree all’aperto. Subito dopo si potrà procedere con i bar e con le aperture serali, ma sempre nelle regioni che si trovano in fascia gialla. In questo momento viene infatti ritenuto un azzardo riaprire i locali nelle zone arancioni e ancor di più in quelle rosse, perché si determina uno spostamento eccessivo di persone e quindi una circolazione del virus.

Spostamento tra regioni

Un altro nodo da sciogliere è lo spostamento tra regioni. L’istanza al governo è di consentire sin dal 1° maggio almeno gli spostamenti tra le Regioni in fascia gialla anche per motivi di turismo . Attualmente i confini possono essere oltrepassati soltanto per ragioni di lavoro, salute e urgenza in tutte le fasce e per andare nelle seconde case. Secondo i governatori in questo modo però si penalizzano le strutture ricettive che sono aperte ma di fatto non possono ospitare i clienti. «Gli alberghi rimangono aperti, sostengono costi elevati, ma non possono più fare fronte alle spese se ai cittadini non è consentito muoversi», chiarisce il presidente della Liguria, Giovanni Toti. Il compromesso potrebbe prevedere che i governatori accettino uno slittamento della riapertura dei confini regionali alla seconda metà di maggio.

Cinema e spettacolo

Al cinema non si può stare in piedi e i posti a sedere vanno distanziati lasciando «almeno 1 metro» tra uno spettatore e l’altro «sia frontalmente che lateralmente» con mascherina obbligatoria. Senza mascherina i metri sono 2.Ai concerti gli orchestrali devono mantenere la distanza di almeno un metro dagli altri musicisti. Per gli strumenti a fiato la distanza aumenta a 1,5 metri e il direttore deve stare a 2 metri dai professori d’orchestra. A teatro va mantenuta la distanza interpersonale anche durante le prove, nelle aree trucco, nei laboratori sartoriali ecc. «L’uso promiscuo dei camerini è da evitare salvo assicurare un adeguato distanziamento interpersonale unito a una adeguata pulizia delle superfici». Per aumentare il numero di spettatori sono previsti tamponi obbligatori.

Palestre e piscine

Palestre aperte anche in zona rossa con ingressi su prenotazione. Spazi, spogliatoi e docce vanno organizzati in modo da garantire la distanza di 2 metri, che può diventare 1 quando non si svolge attività fisica. Le macchine delle palestre devono essere disinfettate dopo ogni uso. Porte e finestre devono restare aperte «il più possibile». Nelle piscine la densità di affollamento in vasca «è calcolata con un indice di 7mq di superficie di acqua a persona». Nelle aree verdi e nelle aree solarium deve essere garantita una superficie di 10 mq per ogni ombrellone e la distanzia di 1 metro tra lettini e sdraio. Prima di entrare in vasca è obbligatoria la doccia saponata. «È obbligatorio l’uso della cuffia, è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua».

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