Rivieracqua: depositato il Piano concordatario con le integrazioni

E' stato presentato, stamattina, il nuovo piano concordatario di Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia

Rivieracqua: depositato il Piano concordatario con le integrazioni
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E' stato presentato, stamattina, davanti al giudice Silvana Oronzo di Imperia, il nuovo piano concordatario di Rivieracqua, il gestore unico del ciclo integrato delle acque in provincia di Imperia. Il concordato prevede il pagamento dei creditori chirografari nella misura del 65 per cento del credito vantato.

Il presidente afferma

"La prima sensazione che ho avuto è che è necessario un ulteriore approfondimento - ha affermato il presidente di Rivieracqua, Gian Alberto Mangiante, all'uscita del Palazzo di Giustizia - e il deposito di ulteriore documentazione. A tal proposito abbiamo chiesto un termine al tribunale per elaborare e ottenere altra documentazione fondamentale. Ad esempio, tutte le delibere dei Comuni che sono strumentali al piano stesso, ad esempio quelle che ineriscono l'approvazione del nuovo statuto di Rivieracqua".

I tempi

Per quanto riguarda i tempi, Mangiante afferma: "Abbiamo chiesto non meno di 60 giorni per l'implementazione di questa documentazione e attendiamo l'esito del tribunale, se accoglierà o meno questa richiesta. Ho fatto appello al senso di responsabilità dei sindaci e ciò si coniuga con le attuali elezioni che sicuramente non agevolano, perché tutti i procedimenti di carattere amministrativo sono sospesi in attesa del voto".

Mangiante ha poi annunciato la necessità di approfondire e valutare la posizione di Amat gestore cessato di Imperia e Aiga (gestore cessato), di Ventimiglia, che devono ancora transitare nel gestore unico. "Sarà uno dei prossimi approfondimenti che dovremo fare sia in riferimento al Piano sia a tutta questa documentazione, che dovrà essere posta all'attenzione dell'attestatore per valutarne la congruità e la eseguibilità ai fini del piano stesso".

Sul pagamento del 65 per cento ai creditori, Mangiante avverte: "Ci siamo battuti tanto per ottenere delle percentuali elevate al 65 per cento. E direi che si tratta di un'ottima percentuale in ambito concordatario, che non vorremmo assolutamente modificare".

La video intervista a Gian Alberto Mangiante

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