Rotonda di Sant'Ampelio: perizia conferma errore del progetto e rischio idraulico

A ottobre una nuova udienza in tribunale a Imperia

C’è stato un errore nella progettazione e nella individuazione del rischio idraulico in merito alla realizzazione della rotonda di Sant’Ampelio. Il ristorante Amarea, dunque, non potrà spostarsi all’interno dei locali che erano stati realizzati proprio in previsione di un trasferimento dell’attività, che al momento resta su una struttura precaria sul mare.

E’ quanto afferma, in estrema sintesi, la perizia dell’architetto Giovanni Rosotto, di Torino

depositata oggi in tribunale a Imperia, nell’ambito dell’accertamento tecnico preventivo promosso dalla società Amarea Srl, che ha contestato i lavori della rotonda. La perizia era stata disposto dal giudice civile Cristina Zeppa. Il prossimo 7 ottobre si terrà l’udienza nell’ambito della quale oltre a essere discussa la consulenza potrebbe essere deciso di trovare un accordo bonario tra le parti (il Comune di Bordighera e la società Amarea) per evitare la causa.

Il Comune aveva ordinato al ristorante di smontare la struttura precaria

ma in vista del procedimento giudiziario il provvedimento è stato sospeso, anche perché i locali della rotonda non sono agibili per motivi idraulici e far smontare la struttura significherebbe obbligare un’attività con venti dipendenti a chiudere definitivamente, rischiando di scatenare un ulteriore contenzioso.

Il problema riguarda l’altezza della nuova rotonda

che è inferiore di meno di un metro a quella precedente e che per questo motivo rende inagibili i sottostanti locali. Le parti hanno venti giorni per produrre le contro deduzioni alla perizia. Le previsioni iniziali erano che il ristorante si trasferisse nella nuova rotonda a lavori finiti.

Fabrizio Tenerelli