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Ruba al supermercato e poi aggredisce addetto alla sicurezza lanciandogli addosso bottiglie di vetro

L'uomo è stato portato in carcere. Processo a settembre

Ruba al supermercato e poi aggredisce addetto alla sicurezza lanciandogli addosso bottiglie di vetro
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Uomo tratto in arresto dalla polizia

La Polizia di Stato di Sanremo, nella serata di ieri, ha tratto in arresto uno straniero di origini marocchine di 43 anni, irregolare sul territorio nazionale, per i reati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.

E.Q.M., già noto per diversi episodi di molestie e disturbo alle persone arrecate dallo stesso, dopo aver prelevato diversi generi alimentari in un supermercato del centro città, oltrepassava le casse senza ottemperare alla richiesta di relativo pagamento.

Bloccato dalle cassiere e poi dall’addetto alla sicurezza in servizio presso il supermercato, non solo cercava di sottrarsi al controllo ma si avventava contro l’uomo tentando di colpirlo ripetutamente al volto, divincolandosi con violenza e poi spingendolo con forza, guadagnandosi la fuga verso il lungomare.

L’azione violenta dell’uomo continuava anche nella fase della fuga, dove per evitare di essere seguito lanciava oggetti appena rubati ed una bottiglia di vetro in direzione dell’addetto alla sorveglianza che, senza scoraggiarsi, riusciva comunque a seguirne gli spostamenti.

La Volante del Commissariato, su segnalazione del citato addetto alla vigilanza tramite il numero di emergenza, giungeva rapidamente sul posto e riusciva a fermare l’uomo che, incurante anche del personale in uniforme, si scagliava più volte con violenza contro gli operatori, opponendo così resistenza attiva all’accompagnamento in ufficio per la compiuta identificazione e la redazione degli atti di rito. Per tutto quanto occorso, l’uomo veniva tratto in arresto per i reati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.

Nella mattinata odierna, in videoconferenza, si sono svolti l’udienza di convalida ed il procedimento per direttissima.

L’arresto veniva convalidato dal Giudice, che rinviava il processo a settembre e sottoponeva l’uomo alla misura cautelare della custodia in carcere, ove veniva condotto dagli Agenti del Commissariato.

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