Rubano l'edera dalla caserma della Finanza

I tre uomini coinvolti avevano già riempito l'auto con il rampicante prima di essere scoperti. Pare che esista un mercato nero in cui la pianta viene rivenduta con alti introiti

Rubano l'edera dalla caserma della Finanza
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Tre uomini hanno tentato di rubare dell'edera dalla caserma della Finanza. Il motivo? Un mercato nero in cui il rampicante viene rivenduto con alti introiti.

Rubano l'edera dalla caserma della Finanza

Hanno decisamente sbagliato il luogo in cui effettuare il loro furto, i tre uomini che ieri, cesoie e scala alla mano, hanno iniziato a "potare" l'edera che si arrampica sul muro di cinta della caserma della Guardia di Finanza di Savona. Avevano già riempito l'automobile, quando sono stati scoperti da un finanziere. La motivazione? Rivendere al mercato nero il rampicante, che pare possa garantire introiti interessanti, fino a mille euro ogni 20 chili. Già lo scorso dicembre, infatti, i carabinieri avevano arrestato tre cittadini di Triora con 150 kg di edera e due uomini a Santo Stefano al Mare con 200 kg di rampicante.

I tre, originari dell'Albania, vivono a Taggia e uno di loro è ancora minorenne. Il giovane è stato accompagnato in un centro di prima accoglienza di Genova.

Come riportato da La Stampa e da Il Secolo XIX, gli arresti sono stati convalidati ieri in tribunale, ma gli imputati sono tornati in libertà senza nessuna misura cautelare. I due maggiorenni si sono impegnati a risarcire con 100 euro la Guardia di Finanza. È stato già raggiunto un accordo di massima sul patteggiamento di entrambi, mentre il processo è stato fissato al 10 aprile.

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