IL RACCONTO

Salva per miracolo dopo un incidente in Spagna la ballerina Debora Orsino

La giovane si trovava in auto assieme ai nonni materni e al fidanzato Niccolò, andati appositamente in Spagna per incontrarla

Salva per miracolo dopo un incidente in Spagna la ballerina Debora Orsino
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Salva per miracolo, dopo un incidente avvenuto, ieri (domenica 17) sull’autostrada in Spagna. Si tratta della ballerina di Ospedaletti, Debora Orsino, che dal settembre dello scorso anno è stabile al Ballet de Barcelona. La giovane si trovava in auto assieme ai nonni materni e al fidanzato Niccolò, andati appositamente in Spagna per incontrarla.

Stavano tornando a Rubì, dove abita, quando una vettura che procedeva a zig zag

con alla guida probabilmente qualcuno sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, nel tentativo di superarli a destra ha poi svoltato, schiantandosi contro la fiaccata della loro auto. A quel punto, stando a quanto appreso, avrebbe cercato di scappare a piedi per le sterpaglie, prima però sarebbe entrato più volte nel proprio veicolo danneggiato per recuperare dei sacchetti.

E’ stato un ex poliziotto in moto a intervenire e a immobilizzare il fuggitivo

in attesa dell’arrivo delle pattuglie. “Stiamo bene ma un pò di cose le ho imparate  - scrive Debora sulla propria pagina Facebook -: sempre le cinture, anche quando siete seduti dietro, non bevete se sapete di mettervi alla guida e osservate i limiti di velocità. noi siamo stati miracolati e come ha detto il mio amico poliziotto: ‘le lamiere si aggiustano (forse), le ossa non sempre’”.

Nel raccontare quanto accaduto aggiunge

Siamo stati centrati in autostrada da un essere meschino, positivo al test della droga e dell'alcool. Ci siamo fermati dopo trenta metri di frenata e mentre cercavamo di capire, se eravamo tutti vivi, lo abbiamo visto scappare probabilmente per disfarsi della droga che aveva in auto”.

Debora è rimasta molto spaventata

Ho sperimentato il senso di irrealtà. ho capito cosa voglia dire essere sotto shock. forse lo sono ancora. bruttissima esperienza, ma la solidarietà ricevuta in quell'istante da parte di tutti coloro che passavano da lì non la dimenticherò mai. chi ha chiamato la polizia, chi l'ambulanza, chi si è fermato solo per chiedere se stavamo bene. insomma non ci siamo mai sentiti soli, neanche per un attimo”.

Fabrizio Tenerelli

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